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Verso il Grande Nord in compagnia dei lupi

La meta la svelerà in prossimità del traguardo, oltre il parallelo 66 Nord del Circolo Polare Artico. Ci arriverà dopo un cammino, attualmente in corso, di 3.000 Km attraverso la Norvegia. In solitario... solo un paio di sci, nessun strumento tecnologico, nessuna bussola e niente carte. Esclusivamente lui e i suoi lupi Nanook e Miwok che lo accompagneranno in questa che lui definisce una gita come degli amici, in quanto la slitta non sarà trainata da altri che non sè stesso...



Di chi sto parlando? Di Ario Sciolari, guida alpina non nuova a imprese (termine che però a lui non piace) del genere. Nel suo sito Back to the Mother si scoprono tante avventure nelle terre del nord, l'ultima tra i ghiacci dell'Alaska nel 2006.

Per citare le sue parole i suoi sono "semplici itinerari interiori per tornare alla nostra unica origine e madre, oggi più che mai calpestata ed allontanata, la Terra e, di conseguenza, a noi stessi".
Partito agli inizi di dicembre, la guida italiana ha davanti a sè altri 2 mesi di percorsi tra la neve e temperature intorno ai 30 gradi sottozero, ma sicuramente dalle sue parole si comprende che saranno affrontati con entusiasmo e tanta forza, come quando attraversò l'Alaska per sensibilizzare l'opinione pubblica verso la distruzione dei territori abitati dalle ultime popolazioni dei nativi Gwich-in da parte delle compagnie petrolifere americane.
Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.(Dalai Lama)

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