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Lonely Planet, Il vangelo (apocrifo) dei viaggiatori...

Andando su Wikipedia alla parola apocrifo leggo:"[..]si intende un testo non canonico, cioè non incluso nell'elenco dei libri sacri della Bibbia ritenuti ispirati e pertanto non usato a livello dottrinale e liturgico"
Come scrivevo qualche settimana fa (qui il post relativo), le guide Lonely Planet sono un prezioso e inseparabile aiuto per i viaggiatori fai-da-te, ma la notizia uscita pochi giorni fa toglie qualche certezza e getta delle ombre sulla genuinità e validità di qualche guida...

"Mi pagavano troppo poco, quindi le guide turistiche le scrivevo da casa mia, a San Francisco". La sconcertante ammissione arriva dallo scrittore Thomas Kohnstamm e fa tremare i vertici di Lonely Planet, che pubblica i volumetti di viaggio considerati la "bibbia" per chi gira in proprio i cinque continenti. Fra le guide curate da Kohnstamm figura anche la Colombia. "Laggiù non ci sono mai stato", ha detto l'autore. In una intervista pubblicata dal quotidiano australiano Sunday Telegraph, Kohnstamm ha spiegato di aver lavorato ad oltre una dozzina di volumi della Lonely Planet, fra cui quelli riguardanti Brasile, Colombia, i Caraibi, Sud America, Venezuela e Cile. Il Sunday Telegraph scrive che Kohnstamm racconta nel suo nuovo libro "Do travel writers go to hell?" (Gli scrittori di viaggi vanno all'inferno?) di aver anche accettato viaggi gratuiti, contravvenendo alle regole della casa editrice. "Avevo le informazioni da una pollastrella con cui ero fidanzato, lavorava al consolato colombiano", ha detto al quotiano Kohnstamm. Comprensibile imbarazzo da parte dei vertici della Lonely che vendono oltre 6 milioni di copie all'anno: l'editore, Piers Pickard, ha detto di aver revisionato le guide di Kohnstamm, ma di non aver trovato alcun errore.

Bella botta per la serietà della casa editrice australiana...

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