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Lo spettacolo a rischio dei fenicotteri rosa del lago di Natron

lago natron fenicotteri rosa tanzania
Chiudete gli occhi e provate a immaginare questa scena: una distesa d'acqua sconfinata, scura, di un colore dai riflessi rossastri, e dovunque guardiate migliaia, centinaia di migliaia di fenicotteri rosa che vi si specchiano sopra.
Più o meno io me lo raffiguro così ma chi lo ha visto con i propri occhi lo definisce come uno dei più straordinari spettacoli della natura.
Ci sono quasi un milione di fenicotteri rosa al lago Natron in Tanzania!

Praticamente i 3/4 della popolazione mondiale. I fenicotteri adorano questo posto e vi giungono in massa per nidificare nonostante una descrizione delle condizioni del del luogo non sembrerebbe tracciare proprio un habitat ideale: le acque basse e scure, arrossate da una combinazione di alghe, zolfo e sale, sono così ricche di carbonato di sodio da risultare oleose. Le rive sono segnate da depositi alcalini come accade sempre nei laghi soggetti a forte evaporazione. E poi un caldo infernale, che raggiunge al culmine della stagione asciutta (febbraio - marzo) i 65°!!!

Ma per loro è il paradiso. Le zampe lunghe e sottili si adattano alle acque caldissime e i piedi palmati non affondano nella fanghiglia stagnante. Ad attirarli è soprattutto la salinità del lago che fa prosperare i cianobatteri: i fenicotteri sono infatti ghiotti di questi microrganismi simili alle alghe che costituiscono il loro cibo insieme a crostacei, alghe e molluschi. Tutti carotenoidi che contribuiscono a colorare il loro piumaggio e dei quali possono cibarsi grazie al complesso sistema di filtraggio del oro becco. Mangiando a testa in giù, attingono con la lingua l'acqua che poi eliminano attraverso sottili lamelle pelose ai margini del becco trattenendo solo i microrganismi.

lago natron fenicotteri rosa tanzania
foto di coyote-agile su Flickr

Ma ad attirare qui i fenicotteri non è soltanto il cibo ma le stesse condizioni estreme del Natron che tengono alla larga i predatori. L'enorme distesa d'acqua è un ambiente tranquillo, dove poter compiere il complesso rituale dell'accoppiamento e della nidificazione. Una volta unitisi i fenicotteri restano fedeli a vita e provvedono insieme alla nutrizione dei piccoli con una speciale secrezione dell'esofago che viene introdotta direttamente dal becco del genitore al becco del piccino: un "latte rosso sangue" che permette ai pulcini, nati bianchi, di tramutare il loro piumaggio nel caratteristico rosa.

Purtroppo il clima del Natron tiene lontano i predatori animali ma non quelli umani... è proprio l'abbondanza di carbonato di sodio che spinge il colosso indiano TATA (che produce auto ma opera in numerosi settori d'impresa) a costruire nei pressi del lago una mega fabbrica. Un progetto che rischia di compromettere gravemente un ecosistema già di per se molto delicato.

Fino a poco tempo fa le associazioni ambientaliste erano riuscite a non far partire il progetto ma un recente accordo (firmato il 14 ottobre 2008) col governo di Dar al Salaam, che prevede un investimento di 500 milioni di dollari, indica che ormai la strada è segnata e il futuro dei fenicotteri non è tanto roseo...

La fabbrica sembra che sorgerà a 40 km dal lago Natron, troppo pochi per non considerare i fenicotteri rosa una specie a rischio a tutti gli effetti, tanto che si è mobilitata anche la DISNEY che sta preparando un film-documentario a sostegno di questi splendidi volatili "The Crimsom wing - Il misterioso mondo dei fenicotteri rosa", prodotto dalla nuova etichetta ambientalista Disney Nature, che uscirà in Italia il prossimo anno ad autunno.
Gli ambientalisti del Lake Natron Consultative Group comunque non si danno per vinti e stanno cercando di dimostrare che la presenza dei fenicotteri fa prosperare l'industria turistica dell'intera Tanzania e vale quindi di più dei "dollari indiani".

Se gli uccelli dovessero abbandonare la zona ne risentirebbe tutto l'ecosistema circostante: scomparirebbero anche dal vicino lago Manjara, dall'Arusha National Park e dal cratere di Ngorongoro, oltre che dai laghi kenioti Nakuru, Bogoria ed Elmenteida. Le loro abitudini verrebbero sconvolte e la sopravvivenza sarebbe a repentaglio.

Certo il lago Natron non è il solo luogo dove i fenicotteri amano sostare: ci sono le Galapagos, i Caraibi, il bacino del Mediterraneo, il Golfo Persico e ironia della sorte, l'India.
Ma questi uccelli, anche se in grado di affrontare lunghi viaggi e coprire grandi distanze in pochi giorni, hanno bisogno di punti di riferimento e il lago di Natron è uno di questi. I cambiamenti climatici hanno già modificato le loro rotte. Basti pensare che per decenni l'unica colonia europea si ritrovava in Francia, nel Camargue. Da anni invece numerosi fenicotteri rosa arrivano fino al delta del Po e scendono alla laguna di Orbetello spingendosi fino in Puglia, Sardegna e Sicilia, dove inevitabilmente sottraggono cibo e spazio ad altre specie più piccole creando squilibri nell'ecosistema...
In Italia si possono ammirare le colonie di fenicotteri nei luoghi sopra citati nel loro breve periodo di soggiorno a primavera.

(fonte parziale "Fenicotteri: nel loro regno arriva l'industria" di Anna Lombardi, da "Il Venerdì di Repubblica"
ed il web...)

(Foto in alto di Ludovic Hirlimann su Flickr)


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