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Stanno per iniziare i festeggiamenti del Losar, il capodanno tibetano

Può sembrare quantomeno anacronistico parlare del capodanno a metà gennaio ma ovviamente invece non lo è se si parla di Paesi come Tibet, Nepal e Buthan, dove ancora manca qualche settimana all'arrivo del nuovo anno, esattamente il 2136 del calendario buddhista!
I festeggiamenti del Losar, il capodanno tibetano, fissato il 26 gennaio del nostro calendario (quello gregoriano così chiamato dal papa Gregorio che lo riformò nel 1582 e lo portò alla forma che ha attualmente), dureranno per una settimana e vedranno le strade e i templi buddhisti di Lhasa, Tumpur, Katmandu e Bodmath riempite di pellegrini con addosso gli abiti tradizionali.
Ho fatto una piccola ricerca sul web per cercare di capire (almeno superficialmente) quale sia il significato del capodanno tibetano che al contrario del nostro è molto legato alla spiritualità e a un rigoroso cerimoniere.
Il termine LOSAR è tibetano: LO significa anno e SAR nuovo. L'incenso è sparso nell'aria, i monaci pregano e compiono danze rituali, la gente si scambia doni, le case e i luoghi sacri sono adornati con sculture di burro di yak (nella foto a lato un esempio) oppure fatte di grasso o cera nelle comunità più esiliate dove le temperature sono più fredde, che rappresentano la luna, le stelle, gli animali, edifici e personaggi.
Per i tibetani e coloro che studiano il Dharma (sinteticamente lo potremmo tradurre come l'insieme degli insegnamenti) i primi 15 giorni del nuovo anno sono estremamente importanti: è durante questo periodo che tutte le nostre azioni, positive e negative, vengono amplificate per 100.000 volte! Questo perchè il Budda Shakyamuni ha impegnato un giorno in ciascuno dei 15 regni nella diffusione degli insegnamenti del Dharma ed il quindicesimo giorno è tornato nel regno dell'uomo per sconfiggere coiloro che si opponevano al Dharma, i Thirtikas (così definiti quelli che non hanno alcuna capacità di comprensione o non abbracciano le dottrine del Buddha).
Tutto nella religione buddista discende dal Karma, ogni azione produce dei frutti (alcuni piacevoli e altri spiacevoli, a seconda di come si è agito), in altre parole ad ogni azione corrisponde una reazione... quindi è importante che durante questi 15 giorni le nostre menti si focalizzino sulle azioni positive e si sforzino di eliminare tutta la negatività.

per altre informazioni sull'affascinante (e purtroppo oppresso) Paese del Tibet vi rimando al completissimo sito Life's A Journey di Enrico

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