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La festa della Segavecchia a Forlimpopoli nella mezza Quaresima

Oggi è il mercoledi delle ceneri, primo giorno della Quaresima, il periodo di 40 giorni che precede la Pasqua. La tradizione cattolica vorrebbe che con il martedi grasso fossero finiti i festeggiamenti del Carnevale e che i prossimi siano giorni di digiuno e moderazione e si eviti fra le altre cose di mangiare la carne. Al giorno d'oggi se ne è perso il reale significato, ma in passato nella Quaresima erano proibiti gli spettacoli ed è per questo che ancora oggi il viola (colore che rappresenta la Quaresima) è bandito dal mondo dello spettacolo... per le compagnie teatrali fino al secolo scorso il viola era sinonimo di "zero lavoro".
Sopravvivono però alcune feste, recuperate dal cassetto delle memorie; a Forlimpopoli (FC) ad esempio per due giorni si tiene la FESTA DELLA SEGAVECCHIA (quest'anno il 7 e 14 marzo).

Narra la leggenda che una vecchia fu sorpresa a mangiare carne nel periodo della Quaresima e per questo condannata a morte: una brutta fine quella della povera donna che venne segata a metà... in un documento del 1667 si parla di "...segare la Vecchia due volte sessagenaria e arcidecrepita ne la segata di strada maggiore..."da cui si deduce che la vicenda ebbe luogo almeno nel 1547 nell'attuale via Saffi.
Secondo altre interpretazioni in realtà venne segata da due boia incappucciati una giovane sposa incinta, comunque sia nei secoli l'episodio divenne un pretesto per festeggiare la bella stagione e dare l'addio all'inverno.

In altre località il pupazzo della vecchia viene bruciato mentre a Forlimpopoli viene segato in due dopo un cerimoniale che ricostruisce i capi d'accusa a carico della donna che viene incolpata in pubblico non solo del reato grave di essersi cibato di carne nel periodo della Quaresima ma anche di una serie di scandali, pubblici e privati, accaduti durante l'anno nel paese e sul territorio nazionale. La vecchia diviene quindi un capro espiatorio e la lettura degli atti (scritti in chiave ironica) da parte del presidente del tribunale popolare suscita commenti divertenti e piccanti...

La tradizione della Segavecchia è stata recuperata nel 1949 e da allora ogni anno viene ripetuta con grande afflusso di visitatori provenienti da fuori paese che devono "pagare il passaporto" alle porte della città in quanto forestieri per poter accedere all'evento (in realtà non si paga niente, l'ingresso è gratuito).
La vecchia in realtà non viene tagliata anche se la messinscena vede in azione una lunga sega di 4 metri... durante il rito il fantoccio di cartapesta viene diviso a metà e dal suo interno debordano fuori giocattoli e dolciumi presi d'assalto dai bambini radunati intorno.

Nelle due giornate - solitamente nella mezza Quaresima - bancarelle, stand gastronomici e mercatini d'artigianato occupano le strade della cittadina e sono in programma spettacoli, giochi e un grande corso mascherato che sfila per le strade quattro volte durante il giorno a partire dalle 15:30 e una volta in notturna.

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