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Percorsi a lume di torcia a Palazzo Vecchio per #FlightFirenze

Percorsi a lume di torcia è una delle tante iniziative speciali di F-Light 2017 il Festival delle Luci di Firenze. Una visita notturna a luci spente, con la sola voce della guida a riecheggiare nelle sale di Palazzo Vecchio alla ricerca dei suoi segreti e dei suoi... fantasmi!
percorsi lume torcia palazzo vecchio

Lo scorso anno ci aveva molto incuriosito, così appena abbiamo visto che anche il programma di questa edizione di F-Light lo prevedeva io e Sara non ci siamo lasciati sfuggire l'occasione di partecipare a Percorsi a lume di torcia a Palazzo Vecchio, una visita guidata che rientra nella serie di eventi "A lume di torcia. Percorsi, visite e laboratori" organizzati dal Muse di Firenze al Museo Stefano Bardini, al Museo Novecento e appunto al Museo di Palazzo Vecchio.

IL FASCINO DEL MISTERO


Sebbene l'itinerario segua la falsariga della Visita a Palazzo diurna, salendo dal cortile di Michelozzo (che stavolta però è solo il punto di partenza) fino al camerino della duchessa Bianca Cappello al secondo piano, ho avvertito l'emozione di esplorare per la prima volta quelle sale che in realtà, abitando vicino a Firenze, non mi erano nuove... La differenza principale ovviamente è stata l'orario serale, alle 21, in "modalità medieval-rinascimentale" cioè a luci completamente spente! Non a lume di candela come ai tempi di Cosimo il Vecchio e discendenti ma supportati - ciascuno dei partecipanti alla visita - da una piccola torcia elettrica, dal bagliore della luce che filtra dalle finestre e dalla nostra guida.

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Una piccola differenza che ha generato un risultato completamente diverso dal precedente, come un segno - al posto di un + all'inizio di una disequazione... La mia impressione?
Un'esperienza affascinante, diversa, originale. E anche divertente grazie a giochi di ombre e alle altre piccole trovate ingegnose dell'associazione del Muse.
Ci siamo aggirati tra quelle pareti intrise della storia di Firenze e di mille storie di potere, amori, intrighi e tradimenti, come dei novelli Indiana Jones sulle tracce della famiglia dei Medici, per scoprire alcuni aspetti meno noti della dinastia più longeva d'Italia, focalizzare dettagli che sfuggirebbero in condizioni "normali" e ascoltare gli aneddoti e le misteriose leggende che aleggiano nel palazzo civico probabilmente più importante e famoso al mondo.

percorsi lume torcia palazzo vecchio
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Storie di fantasmi...

Un edificio che ha visto la posa della sua prima pietra nel 1299 (sulle rovine di palazzi esistenti, a onor di cronaca), che dal 1302 fu sede della Signoria e divenne definitivamente il Palazzo Vecchio sotto Cosimo I de' Medici nel 1565, che nel periodo in cui Firenze fu capitale del regno d'Italia (1865-71) ospitò sia il Senato che la Camera dei deputati e che oggigiorno è la sede del Comune di Firenze e del consiglio comunale, beh... di storie da raccontare ne ha più di una 😉.

LO SPETTRO DI BALDACCIO D'ANGHIARI


Durante il percorso a lume di torcia abbiamo fatto la conoscenza del condottiero Baldo di Piero Bruni detto Baldaccio d'Anghiari (il nome dispregiativo è dovuto al carattere turbolento, la città invece è il luogo di nascita), uomo d'armi e di valore elogiato anche dal Machiavelli, mercenario e personaggio chiacchierato. Sul suo conto sono stati versati fiumi di parole: sembra non andasse a genio a Cosimo il Vecchio, o forse al Gonfaloniere di Giustizia Bartolomeo Orlandini; quel che è certo è che Baldaccio venne convocato a Palazzo Vecchio il 6 settembre 1441 e ucciso a tradimento. Non solo! Fu pugnalato e gettato da una finestra, e una volta stramazzato a terra, ancora in vita, gli venne mozzata la testa. Una vera e propria esecuzione. A cui seguì l'accusa di tradimento per coprire l'orrendo assassinio.

Che dite, sarà un pochino adirato per la sorte subita il prode Baldaccio?

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Da allora si dice che il suo fantasma si aggiri nelle sale del Palazzo Vecchio in cerca di vendetta e compaia la notte della vigilia di Ognissanti (gli anglosassoni esclamerebbero:"Ad Halloween!") e ogni 50 anni nel giorno della sua morte al castello di Sorci nei pressi di Anghiari.

BIANCA CAPPELLO, UN AMORE CONTRO TUTTI


Bianca Cappello fu amante e poi seconda moglie del Granduca di Toscana Francesco I de' Medici. Le cronache dell'epoca la descrivono come una giovane bellissima di cui il Granduca si infatuò immediatamente sebbene entrambi fossero già sposati. Alla morte della prima moglie la loro relazione clandestina divenne l'oggetto dei pettegolezzi delle grandi corti europee alla luce del sole... ben presto venne celebrato il matrimonio, prima in privato nel 1578 e oltre un anno dopo in pubblico, con tutto il cerimoniale e la solennità che le nozze tra un'aristocratica veneziana e un Medici richiedevano, ma tra la famiglia dei Medici e Bianca non sbocciò mai l'amore - in particolare col fratello di Francesco I, il cardinale Ferdinando - e anche i fiorentini non la videro mai di buon occhio.

L'epilogo di questa che si dice fosse la più chiacchierata storia d'amore del Rinascimento arrivò nel 1587: in seguito a una febbre di natura malarica a poche ore l'uno dall'altra morirono entrambi, nella villa medicea di Poggio a Caiano. Anche se i dubbi che fosse stato un avvelenamento si sono trascinati per secoli...
E mentre il Granduca venne sepolto nelle Cappelle Medicee, a Bianca non vennero concessi né funerali in pompa magna né l'onore di essere interrata nella tomba con il marito.

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Come se anche dopo la morte la povera Bianca non potesse avere pace, si narra che Ferdinando avesse ordinato un'autopsia scrupolosa e oltraggiosa... e così, ogni volta che si trovava a transitare in Oltrarno davanti al palazzo che Francesco I aveva fatto costruire da Bernardo Buontalenti, il fantasma di Bianca arrivava ad angosciarlo. La leggenda vuole che anche oggi il suo spettro sia imprigionato in quel palazzo, in via maggio 26. 
Durante la nostra visita è apparso anche nel suo camerino, al quale si accede dalla Stanza delle Mappe geografiche attraverso un passaggio segreto... 😜

Da lì Bianca soleva osservare cosa accadeva nel Salone dei Cinquecento attraverso una piccola finestrella che sbucava in prossimità del soffitto (all'altezza di circa 18 metri) che le permetteva di spiare senza essere vista.

COSA ABBIAMO VISTO DURANTE LA VISITA?


Non vi svelerò tutta la visita per non togliervi il piacere della sorpresa ma un cenno alle tappe del percorso a lume di torcia è doveroso.
La prima è stata il Salone dei Cinquecento al primo piano, che durante gli anni in cui Cosimo il Vecchio (*) vi soggiornò fu rimodellata e affrescata dal Vasari con la Presa di Siena e a Presa di Pisa e la presumibile/ipotizzata copertura della ormai celebre Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci.
In fondo al Salone si trovano le statue di alcuni dei Signori e duchi di Firenze della famiglia Medici, da Giovanni dalle Bande Nere a Cosimo il Vecchio passando per Lorenzo il Magnifico e Alessandro detto il Moro.

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il Salone dei Cinquecento
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la maschera mortuaria di Dante Alighieri
Al secondo piano, circondati dall'oscurità, abbiamo esplorato il Quartiere degli Elementi e il Quartiere di Eleonora, osservando i dettagli del soffitto della Sala di Ercole, le Grottesche del Ghirlandaio e la porta che dà l'accesso al Corridoio Vasariano.

Le luci esterne delle illuminazioni cittadine e la sagoma della Cupola del Brunnelleschi penetrano all'interno dei finestroni della Sala dei Gigli...

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Da qui passiamo dentro la Stanza delle Mappe Geografiche alle cui pareti ne sono affisse ben 53; la sala è anche chiamata "della Guardaroba" perché in realtà ogni mappa decora la porta di un armadio. Con l'eccezione di quella dell'Armenia dietro cui si cela il passaggio segreto che porta a un piccolo terrazza sotto la Torre di Arnolfo e al camerino di Bianca.

INFORMAZIONI UTILI - EDIZIONE 2017


I percorsi a luce di torcia sono una delle iniziative di F-Light e nell'edizione 2017 si estenderanno anche al complesso di Santa Maria Novella e al museo Stefano Bardini.

Il programma completo lo trovate sul sito del Muse.

I "Percorsi a lume di torcia" si svolgeranno al museo di Palazzo Vecchio i giorni:
  • 17 dicembre 2017 alle ore 19 (per famiglie con bambini di 8-12 anni)
  • 17 dicembre 2017 alle ore 21
Prezzi: ingresso gratuito per i minori di 18 anni e altre categorie che potete consultare sul sito del Mu.se, 8 € per i giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni e gli studenti universitari, 10 € per i maggiori di 25 anni. La visita ha un costo aggiuntivo di 2 € per i residenti nella città metropolitana e di 4 € per i non residenti. I soci Unicoop possono usufruire di uno sconto 2x1.

A Santa Maria Novella:
  • 30 dicembre 2017 alle ore 17:30 (per famiglie con bambini di 8-12 anni)
  • 30 dicembre 2017 alle ore 19
Prezzi: l'ingresso al complesso è gratuito per i residenti nel Comune di Firenze, i minori di 11 anni e altre categorie che potete consultare sul sito del Mu.se, 5 € per i minori di 18 anni, 7,50 € per i maggiori di 25 anni. La visita ha un costo di 2 € per i residenti nella città metropolitana e 4 € per i non residenti.

Al museo Bardini:
  • 6 gennaio 2018 alle ore 17:30 (per famiglie con bambini di 8-12 anni)
  • 6 gennaio 2018 alle ore 19
Prezzi: ingresso gratuito per i minori di 18 anni e altre categorie consultabili sul sito del Mu.se, 4,50 € per i giovani da 18 a 25 anni, 6 € per i maggiori di 25 anni. La visita ha un costo di 2 € per i residenti nella città metropolitana e 4 € per i non residenti. I soci Unicoop possono usufruire di uno sconto 2x1.

La durata è di 1h e 15', la prenotazione obbligatoria.

Per informazioni e prenotazioni telefonate allo 055.2768224 o 055.2768558 in orario 9:30-13 e 14-17 dal lunedì al sabato e 9:30-12:30 la domenica e i festivi o scrivete una mail a info@muse.comune.fi.it.

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