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Riapre a Capri la mitica via Krupp

via krupp capri
Dopo ben 32 anni, con la presenza del capo dello Stato, Giorgio Napolitano (che nell'occasione festeggiava anche i suoi 83 anni), è stata riaperta al pubblico via Krupp, la storica strada-scultura di Capri interamente scavata nella roccia.

Già da quando fu inaugurata la strada fu definita un capolavoro di ingegneria per la perfetta integrazione dell'opera nel contesto naturale al punto da renderla una delle più visitate mete dei turisti in vacanza a Capri. Nel '900 la percorsero personaggi notissimi come Brigitte Bardot, Moravia, Pablo Neruda, Sartre, Maria Callas che da lì hanno ammirato un panorama unico al mondo con i mitici Faraglioni e un orizzonte infinito.

Lunga 1 chilometro e 300 metri, la strada fu realizzata nel 1902 grazie soprattutto al "re dei cannoni", il tedesco Alfred Friedrich Krupp che contribuì in gran misura con 25 mila lire e all'ingegnere Emilio Mayer che la progettò e realizzò in soli 2 anni.
Appoggiandosi alla roccia e sviluppandosi con i suoi caratteristici zig-zag che conducono fino a Marina Piccola è la dimostrazione che "anche una strada può essere un'opera d'arte".

via krupp capri
foto di Phlegrean su Flickr
Il finanziamento di oltre 7 milioni di euro della Regione Campania a partire dal 2005 ha consentito il consolidamento e la bonifica dei costoni di via Krupp.
L'evento della riapertura della via prevede un ricco calendario di eventi fino alla primavera del 2009 che avrà come tema Krupp e la cultura tedesca a Capri. I lavori della via Krupp sono stati più volte interrotti anche a causa della delicatezza degli interventi che hanno richiesto l'impiego di esperti rocciatori proprio per poter recuperare i tornanti scavati nella roccia.

A pochi minuti da via Krupp si trovano i Giardini di Augusto e lì vicino sorge la Certosa di San Giacomo fondata nel 1371 dal conte Giacomo Arcucci (segretario della Regina Giovanna I di Napoli) e Via Tragara, suggestiva e panoramica, conduce all'omonimo Belvedere ed ai sottostanti Faraglioni.

Altre info su: www.capri.net e www.capri.it

(Foto in alto di Phlegrean su Flickr)

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