
In pochi conoscono il grande patrimonio naturalistico della Riserva della Sentina. Anche gli stessi abitanti del Piceno, che frequentano questo fazzoletto di terra prevalentemente d’estate, magari per trascorrere una giornata al mare o fare una passeggiata lungo i suoi 1700 metri di battigia, non sanno probabilmente che questo “paesaggio di acque e sabbia” custodisce numerose specie animali e vegetali.
Sentina, riserva naturale regionale
L’ambiente umido e dunale della Riserva naturale regionale Sentina è l’unico presente sulla costa adriatica tra le Valli di Comacchio e la Puglia, e rappresenta quindi un rifugio prezioso ed una comoda dimora per molti uccelli, sia migratori che stanziali.
L’avifauna è senza alcun dubbio la protagonista principale dei 178 ettari a forma grosso modo rettangolare, stretti tra Porto d’Ascoli (nel comune di San Bendetto del Tronto) ed il fiume Tronto che a sud ne delimitano il confine.
Avifauna
Le specie di uccelli sono ben 143 e durante la nostra visita alle Terre del Piceno abbiamo avuto la fortuna di incontrare il simbolo della Sentina (*), il cavaliere d’Italia

E poi dicono che le fotocamere Bridge non sono all’altezza delle Reflex… fra tutti i super-fotografi presenti, nessuno aveva un obiettivo in grado di immortalare i bellissimi esemplari che si trovavano a poche decine di metri da noi, in uno dei tre specchi di acqua creati artificialmente per attirare i migratori regolari! 😄😄
Chiuso questo piccolo moto d’orgoglio (ovviamente sto scherzando, le loro fotografie non sono nemmeno lontanamente paragonabili alle mie) torniamo alla riserva: oltre ai cavalieri d’Italia, nei vari periodi dell’anno si trovano i fratini, gli aironi guardabuoi, i martin pescatori, gli usignoli di fiume, i falchi di palude, i cormorani, le garzette e tanti altri ancora, persino i miei amati fenicotteri rosa!

Flora
Molte, anzi, moltissime, le specie vegetali!
Nonostante le dimensioni non eccezionali sono addirittura 400quelle censite! Il presidente Sandro Rocchetti – che ci ha accompagnato e fatto da guida nel nostro giro – ha attirato la nostra attenzione su una pianta dalle piccole foglie ovali che cresce tra la sabbia: non avrei mai detto che si trattasse di liquirizia!
Ben riconoscibili (da chi le conosce, non da me!) sono invece le soldanelle di mare dal colore rosa ed una stella bianca centrale, i poligono marittimi, il cardo e l’euforbia delle spiagge.
Per gli amanti della botanica la riserva è un piccolo paradiso.

La torre del porto
Anche gli storici hanno il loro motivo d’interesse: poco distante dal mare si trova il fortino della Sentina, ribattezzato con nome Torre del Porto. Si tratta di una torretta difensiva costruita tra il 1543 e il 1547 per contrastare gli sbarchi e le invasioni di briganti e pirati.
Successivamente la struttura venne inglobata in un edificio più grande e nell’ultimo secolo cadde in disuso. Un progetto finanziato dalla Comunità Europea prevede che venga ristrutturato entro il 30 marzo 2013, termine ultimo anche del completamento dei lavori dei tre laghetti semi-artificiali di acqua salata, semi-dolce e dolce presenti nella riserva.

Un gran bel progetto che speriamo arrivi presto a compimento.
(*) piccola curiosità: il nome della riserva deriva da quello del quartiere di Porto d’Ascoli, a nord dell’area.
Visitare la Sentina in bicicletta
All’ingresso nord della riserva, in fondo a via del Cacciatore, ci sono 12 biciclette che possono essere utilizzate gratuitamente dalle ore 7 alle 21. Basta munirsi delle apposite chiavi presso la sede della Riserva naturale regionale Sentina in piazza Cesare Battisti 1 a San Benedetto del Tronto o la Bioteca Picena, previa compilazione moduli e deposito cauzionale di 5 €.
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