Page Nav

HIDE

Grid Style

GRID_STYLE

Post/Page

Weather Location

Pasquetta in Toscana: a Signa si festeggia la Beata Giovanna

Il lunedi dell'Angelo per i signesi non è Pasquetta ma il giorno della Beata e le strade si riempiono di gente come mai succede per tutto il corso dell'anno.
Il culto della Beata Giovanna si estende non solo nel paese di Signa (FI) ma anche ai comuni confinanti dell'area fiorentina ed ha lontane origini che si perdono indietro nei secoli.
La prima notizia documentata dei festeggiamenti in suo onore risale al 1385, ma la "Festa della Beata Giovanna" con processione venne istituita nell'anno 1385 in occasione della seconda traslazione del corpo.
Le spoglie sono esposte nel corso della settimana santa all'interno della Pieve di S. Giovanni Battista a Signa, dove restano visibili solo per quel breve periodo fino alla chiusura che avviene il giorno dopo la celebrazione solenne, cioè il martedi dopo Pasqua (chiamato dai signesi "Beatino").

Alla pastorella divenuta Beata vengono attribuiti ufficialmente 27 miracoli, 6 mentre era ancora in vita, e 21 dopo la sua morte.

IL CORTEO


Ogni anno per le strade di Signa si svolge la processione in costumi d'epoca.
Il Corteo Storico, parte integrante della cerimonia religiosa, si apre con il Gonfalone, scortato dagli Alabardieri, seguiti dal Corpo dei Musici, con i suoi Tamburini ed i suoi Chiarinisti; seguono poi le quattordici bandiere delle Arti Minori e le sette bandiere delle Arti Maggiori (le antiche Corporazioni del Lavoro).
Dopo i quattro Popoli viene il Palio, seguito dall'Araldo accompagnato da due Paggetti.
E' poi il turno dell'Antico Comune di Signa, simboleggiato dal Capitano scortato da sei Armati, dai Tamburini, dal Gonfalone con le insegne del Comune scortato da due Pennonieri, seguito dal Podestà con il Notaio ed il Camerlengo Generale.
Infine le autorità, i Nove del Consiglio Generale del Comune, e la scorta di quattro Armati.

Chiudono il Corteo il Pievano di Signa, la Venerabile Compagnia del Santissimo Sacramento e dello Spirito Santo, detta dei Bianchi, ed il ciuchino che porta sul dorso un bambino vestito da angioletto e recante in mano un passerotto che poi sarà liberato in Pieve, assolvendo così ad una funzione di predizione per l'annata.
La presenza degli angiolini e dei passerotti è legata a due miracoli attribuiti alla Beata: la resurrezione di un bimbo e la guarigione di un passerotto.

IL PERCORSO


La partenza avviene nella prima mattinata dalla Chiesa di San Lorenzo e seguendo un percorso che attraversa il paese attraversa la villa del Tempesti e la frazione di Castello fino ad arrivare in Piazza Cavour in pieno centro di Signa, davanti alla chiesa di S.Giovanni Battista, dove si svolge la parte finale della cerimonia:
il Corteo Storico si dispone davanti alla Pieve le Ancelle con i fiori, la lampada votiva e gli orci con l'olio si recano a rendere omaggio e a deporre i loro doni all'urna della Beata.
Successivamente le Damigelle del Corpo di Ballo Medievale si esibiscono in un ballo in onore della patrona e l'Araldo legge il Proclama del Popolo, ultimo atto prima della solenne benedizione in nome della Beata Giovanna impartita dal Pievano di Signa a tutti i Popoli ed a tutti i presenti.

Tempo permettendo la processione si svolge nella mattina e la cerimonia finale intorno alle 12 nella piazza centrale. Le strade di accesso sono chiuse dalle prime ore del mattino per cui è opportuno dotarsi di scarpe comode e pazienza....alla fine però sarete ripagati.

Su Google Maps potete vedere dove si trova Signa. 


Ti piace il blog? Seguilo su Facebook , via Feed e su Twitter!

1 commento

bussola ha detto...

ma che bell'evento :-)