La festa si svolge nel centro storico della città di Gubbio (provincia di Perugia) ininterrottamente e in maniera immutata dal XII secolo!!!
I Ceri, tre macchine di legno a forma di prismi ottagonali sovrapposti e decorati, sono pesanti circa 4 quintali e sono portati trionfalmente a spalla dai ceraioli tra due immense ali di folla in onore di S. Ubaldo (patrono della città ) S. Giorgio, e S. Antonio Abate.
L'esaltante corsa fra le vie medievali di Gubbio e su per la colline termina alla Basilica di S.Ubaldo, dopo aver affrontato un dislivello di oltre 300 metri (e chi è stato nella cittadina umbra saprà benissimo quanto sono ripide le viuzze che portano in cima alla chiesa che da lontano si staglia tra la collina alle sue spalle e la vallata).
L'appartenenza al Cero è un fatto di grande rilevanza nella vita di un eugubino, è una specie di stemma qualificante legato al tipo di mestiere che in passato si tramandava di padre in figlio, di generazione in generazione.
Tanta è l'importanza di tale rievocazione all'interno della regione che i Ceri sono oggi il simbolo istituzionale dell'Umbria.
Nella piazza Grande, l'ultima domenica di maggio, i balestrieri sfidano i colleghi toscani di Sansepolcro in un'antica gara di tiro a segno da postazione. Tutta la città di Gubbio rivive una suggestiva atmosfera medioevale con i cortei in costume, le esibizioni degli sbandieratori e le cantine aperte ai convivi. I partecipanti alla competizione indossano l'antico costume storico e sono giudicati nella gara dal console, dal connestabile, e dalle autorità , anche loro ovviamente in maschera.
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