Nel 2010 il Loy Krathong si festeggia il 21 novembre.

Il
primo giorno di luna piena di novembre in
Thailandia si svolge una delle sue feste più belle e sentite, il
Loy Krathong, la
festa delle luci (o della luce).
Il rito appresenta la fine della stagione delle piogge e del principale raccolto del riso ma sulle origini ci sono varie teorie: c'è chi sostiene che risalga alla tradizione induista e chi invece pensa sia legata al Buddha che lasciò la sua impronta sulla riva del fiume Narmada, altri invece lo ritengono un tributo a Phra Uppakhut, uno dei principali discepoli di Buddha.

Quel che è certo è che la cerimonia abbia origini nel
13° secolo e che tutt'oggi venga
celebrata in tutto il Paese, sui
fiumi Chao Praya a Bangkok e Yi-Peng a Chang Mai tra canti e balli; la più suggestiva ha luogo tra le rovine di
Sukkhothai, l'
antica capitale dell'impero che oggi è
parco storico e patrimonio dell'Umanità Unesco.
La Festa è un
ringraziamento a Mae Kong Kha, la dea dei fiumi e dei corsi d'acqua e si celebra per questo vicino a fiumi, laghi e stagni. Per propiziare la fortuna ed eliminare i peccati dell'anno passato, dei
piccoli vascelli a forma di loto vengono portati in tributo alla dea e poi fatti
galleggiare (in thailandese "
Loy")
in acqua: si chiamano
krathong queste "
lanterne galleggianti" fatte con
foglie di banano o di noci di cocco con sopra
candele accese che vengono
fatte scivolare a migliaia in acqua dopo il tramonto.
Secondo la leggenda fu una
principessa Thai che volendo ringraziare gli spiriti dell’acqua per la loro generosità , creò queste coppe fatte con le foglie e decorate con dei fiori (i krathong) mettendo dentro ognuna una candela.
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