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Ancora treni in ritardo causa gelo. In Europa va davvero peggio di così?

Altra giornata di passione per gli utenti delle Ferrovie dello Stato. 350 treni a lunga percorrenza e 560 regionali cancellati e circa il 10% dei treni del Friuli e dell'Emilia Romagna soppressi. Per non parlare dei ritardi: stamani alla stazione di Bologna ho visto che il treno proveniente da Milano e diretto a Crotone aveva un ritardo di 460 minuti... ma ho letto di ritardi di oltre 10 ore e i supertecnologici Frecciarossa che viaggiano sulle nuove linee ad Alta Velocità arrivare a Firenze, da Milano con 175 minuti di ritardo!
Arriva la neve e tutto si blocca. "Sono circostanze eccezionali" dice l'amministratore delegato Moretti, ma in realtà basta molto meno delle avverse condizioni meteo di questi giorni per provocare disagi, cancellazioni e ritardi spropositati. Spesso quando arriva la prima neve o le prime temperature sotto lo zero i treni sono in difficoltà. I discorsi del dott. Moretti non rispecchiano la realtà dei fatti e le sue parole "portatevi una coperta e un panino in più" sono totalmente fuori ogni logica e buonsenso... all'estero mai si sognerebbero di dire cose simili! Girando un pò su internet e leggendo ed ascoltando gli interventi di cronisti italiani in vari Paesi europei, ci si rende conto che le cose non stanno come dice il dott. Moretti... "la nostra rete ferroviaria ha al 100%" "Siamo uno dei pochi o l'unico Paese in Europa a garantire i collegamenti alle città principali"... ma stiamo scherzando??? Tornando a casa dopo una giornata da pendolare ho ascoltato la trasmissione radiofonica di Radio2 "Caterpillar". Un giornalista italiano che vive in Spagna diceva che non è assolutamente vero che lì i trasporti sono stati bloccati: tutto ha funzionato regolarmente anche se con qualche ritardo e i pochi treni soppressi sono stati prontamente sostituiti con dei pulman. MA... in Spagna ancora non è in vigore la nuova norma europea (leggi qui) e in queste situazioni valgono le seguenti regole per il rimborso: per ritardi da 16 a 30 minuti, 50% del biglietto rimborsato, per ritardi superiori ai 30 minuti il 100%...
A causa della situazione eccezionale da noi nessuno riceverà rimborso di alcun tipo! Almeno quando le autostrade si bloccano per le interminabili code da esodo estivo o per le nevicate (stavolta per fortuna non è successo niente di tutto ciò) si provvede a distribuire agli utenti delle bottigliette d'acqua o delle coperte per stare al caldo. Con Trenitalia queste cose vanno portate da casa... in Francia - raccontava una giornalista in diretta su Caterpillar - quando i treni vengono soppressi gli utenti vengono rimborsati del prezzo del biglietto e risarciti per il danno subito con un'ulteriore somma o fornendo servizi che allievino il disagio (cena e notte in hotel ad esempio). La disinformazione che opera su gran parte della stampa ha descritto la Francia come un Paese nel caos a causa delle neve: in realtà sono stati 2 gli episodi gravi che si sono verificati. Il primo è il blocco di 2 treni Eurostar nell'Eurotunnel a causa di un cortocircuito che ha colpito entrambi, dovuto all'effetto pioggia della neve sui treni che si è sciolta all'ingresso del tunnel dove la temperatura è di 20°. Il secondo è stato un incidente automobilistico su un ponte sopra la ferrovia che ha provocato la caduta di un masso che ha tranciato le linee elettriche della linea ferroviaria. Per il resto tutto è proceduto regolarmente, con ritardi abbastanza contenuti nella media ed i treni TGV che hanno viaggiato per precauzione alla velocità di 220 km/h invece che a 320 km/h.

Qualcuno si è chiesto come mai nei paesi nordici i treni viaggiano sempre regolarmente. Ad esempio in Finlandia le temperature raggiungono i 30° sottozero ma nonostante ciò solo 4/5 treni all'anno superano i 5 minuti di ritardo! Eppure le locomotive ed i convogli sono di produzione italiana... Forse la differenza la fa, come chiosava il comico Maurizio Crozza a Ballarò, quella pratica da noi sconosciuta che si chiama MANUTENZIONE...

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1 commento

lotarino ha detto...

È importante anche distinguere il caso italiano da quanto è successo negli altri paesi europei. L’ondata di freddo italiana non è certo paragonabile a quella degli Stati del Nord Europa. La caduta di neve e il gelo registrati nel Nord Italia negli ultimi giorni sono condizioni quasi normali in Germania e difficilmente il sistema ferroviario tedesco ha mai registrato un livello tale di disservizi. In Gran Bretagna, essendo il gestore della rete infrastrutturale separato dalle compagnie ferroviarie, la situazione è molto diversa da quella italiana. Le responsabilità delle cancellazioni inglesi non sono attribuibili alle società private di trasporto ferroviario, ma al gestore pubblico della rete.

http://loccidentale.it/articolo/se+i+viaggiatori+sono+rimasti+al+gelo+la+colpa+%C3%A8+tutta+di+ferrovie+dello+stato.0083717