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Cosa vedere a Milano: Brera e i Navigli

navigli milano night
Per sfatare uno dei luoghi comuni su Milano che la vuole città non bella e sempre coperta dalla nebbia (beh, in autunno e inverno... sì) arricchisco la piccola guida su Milano che avevo cominciato qualche tempo fa parlando del centro storico (leggi qui).

Per una visita alle bellezze di Milano sono necessari almeno 3/4 giorni: questo tempo consentirà di fare una passeggiata nella Galleria Vittorio Emanuele, vedere il Duomo, Castello Sforzesco e il Cenacolo di Leonardo da Vinci a S.Maria delle Grazie, Palazzo Reale e Palazzo Marino.

Poi, allontanandosi dal centro, è d'obbligo andare alla scoperta del quartiere Brera. Un'idea può essere quella di alloggiare in questa zona, ma specialmente nel periodo estivo (e in tempo di crisi...) non è assolutamente un problema trovare un hotel con offerte a buon prezzo.

L'Accademia delle Belle Arti e la Pinacoteca conferiscono a Brera un'atmosfera un po' bohemien... nella bella stagione le stradine ospitano bancarelle ed i locali si riempiono di gente: una sosta la meritano il noto Jamaica e il Tombon de San Marc che un tempo era frequentato dagli scaricatori dei navigli e adesso è etichettato come "locale caratteristico".
Di giorno invece sono da vedere la chiesa di San Marco (del 1254) e quella paleocristiana di San Simpliciano, una delle 4 basiliche fondate da Sant'Ambrogio nel IV secolo. Poi, ovviamente, una mezza giornata vale la pena impiegarla nella Pinacoteca di Brera, una delle raccolte d'arte più importanti d'Italia con opere di artisti vissuti tra il XIII e il XX secolo.

pinacoteca brera
foto di Davide "Dodo" Oliva su Flickr
La galleria è suddivisa in 38 sale con sezioni dedicate ai dipinti italiani del XII-XIV secolo, ai dipinti veneti, lombardi e dell'Italia centrale del XV-XVI secolo, ai dipinti italiani e fiamminghi del XVII-XVIII secolo e ai dipinti italiani del XVIII-XIX secolo. Oltre a questi c'è la sala Jesi con le 72 opere donate dai coniugi nel 1976. I quadri ospitati più famosi sono Lo sposalizio della Vergine di Raffaello, il Cristo Morto del Mantegna, la Pala Montefeltro di Piero della Francesca, il Ritrovamento del corpo di San Marco del Tintoretto, il Ritratto di Moisè Kisling di Modigliani, Il bacio di Francesco Hayez e la Cena in Emmaus del Caravaggio.

Dopo qualche ora passata al museo si potrebbe andare a fare due passi ai Navigli... qui si trovano un bel numero di ristoranti e trattorie a buon prezzo dove si mangia bene ed anche molti hotel low cost. I Navigli fino al XIX secolo erano la zona portuale della città: i canali mettevano in comunicazione Milano con il Lago Maggiore, il Lago di Como, il basso Ticino e il Po. Oggi è diventato uno dei luoghi più vivaci della città meneghina! D'estate i locali all'aperto e le luci che si riflettono nei corsi d'acqua (immagine in alto) rendono piacevole trascorrervi una serata.

(Foto in alto di Charles Foster K su Flickr)

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