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Alla scoperta delle bellezze di Messina

Non si può certo dire che Messina sia una città baciata dalla fortuna. Storicamente importante per la posizione privilegiata a guardia dello stretto, già nel 1678 subì un primo duro colpo con la durissima fontana Orione Messinarepressione spagnola seguita alla rivolta iniziata nel 1674; nel 1783 un violento terremoto la danneggiò gravemente e poco più di un secolo dopo, nel 1908, un altro ancor più devastante accompagnato da un maremoto la distrusse quasi completamente. Sebbene non siano rimaste tracce dell'antica città fondata dai greci Messeni nel 756 a.C. che fu anche capitale del Regno delle due Sicilie, sono arrivate fino ai giorni nostri chiese normanne e opere di gran pregio. Senza contare le stupende attrattive della provincia che spingono molti turisti ad alloggiare a Messina per visitare le vicine Tindari (gli scavi e la spettacolare Laguna di Oliveri), Taormina e i Giardini Naxos...
porto MessinaRimanendo in città, una visita può cominciare poco distante dal punto di approdo del traghetto: chi giunge dal mare, dopo il primo impatto con la Madonna della Lettera in bronzo e le mura del Forte San Salvatore sulla penisoletta Raineri a forma di falce, vede la passeggiata della Marina (via Vittorio Emanuele) distendersi in tutta la sua bellezza. Intorno al porto si sviluppa il centro cittadino con l'arteria principale via Garibaldi (parallela al lungomare) su cui si affaccia piazza dei catalani dove sorge la chiesa normanna Santissima Annunziata dei Catalani (XII secolo).
Dietro si trova il Duomo (dedicato a S.Maria Assunta) nel cuore di Messina. Della costruzione medievale originale del 1197 (sotto il regno di Enrico VI di Svevia) rimane il portale centrale affiancato da due leoni, una statuta della Madonna col Bambino e poco altro ma tutto è bel ricostruito.Da segnalare il campanile di quasi 60 metri che ospita il più grande orologio meccanico astronomico del mondo! Risalente agli anni '30, venne costruito a Strasburgo ed è ricco di figure in movimento ed enormi ingranaggi.
polittico Antonello MessinaDi fronte alla Torre dell'orologio, la Fontana di Orione del XVI secolo rappresenta i quattro fiumi: il Tevere, il Nilo, l'Ebro e il Camaro (le cui acque rifornivano l'acquedotto della città). 
Di cose da vedere insomma ce ne sono tante... senza considerare il non trascurabile aspetto degli hotel economici e di un livello dei prezzi abbastanza contenuto rispetto a molte città del centro-nord Italia. Svegliarsi al mattino e gustare una enorme brioche insieme ad una granita è un'esperienza della quale parlano tutti quelli che hanno soggiornato a Messina.
Da non perdere sono anche la Galleria Vittorio Emanuele III (l'unica architettura in ferro nel Meridione insieme alla Galleria Umberto I di Napoli), il monumento a Giovanni d'Austria, la fontana del Nettuno ed il Museo regionale che tra le altre contiene il Polittico di San Gregorio (del 1473) dipinto su 5 tavole ad olio da Antonello da Messina e due opere di Caravaggio (Resurrezione di Lazzaro e l'Adorazione dei patori).
Altre informazioni potete leggerle in questo blog di viaggi che vi segnalo con piacere.

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