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Cosa fare a Bologna? Ecco 7 cose da non perdere!

Santuario Beata Vergine San Luca

Bologna è una continua scoperta e sebbene la frequenti da oltre venticinque anni non finisce davvero mai di stupirmi. Possono sembrare frasi fatte ma chi mi conosce e mi segue dal lontano 2007, o anche da meno tempo 😅, sa che le banalità mi fanno venire l'orticaria e le rifuggo come l'oste con l'astemio (poi il paragone vi sarà più chiaro!). Sebbene non sia una città da mordi e fuggi, spesso ci troviamo per necessità a dover fare delle scelte e allora ho selezionato 7 cose da non perdere a Bologna, 7 cose da fare non necessariamente in una giornata sola, anche se nell'ultima mia visita ci sono riuscito!

Il mio consiglio è di dedicare a Bologna almeno due giorni e a questo proposito leggete il mio articolo con l'itinerario a piedi per chi vede Bologna per la prima volta, con le visite alla basilica di San Petronio e alle 7 chiese del complesso di Santo Stefano e molte informazioni pratiche, ad esempio dove parcheggiare l'auto in tranquillità.

COSA FARE A BOLOGNA? 7 COSE DA NON PERDERE


Ho raccolto in una mappa tutti i luoghi di cui vi parlerò in questo articolo:


  1. Salire sulla Torre degli Asinelli
  2. Scoprire l'affascinante Archiginnasio e il misterioso Teatro Anatomico
  3. Ammirare Piazza Maggiore dalla Torre dell'Orologio
  4. Conoscere la storia di Bologna al Palazzo Pepoli
  5. Raggiungere il Santuario di San Luca
  6. Utilizzare i 5 sensi nel Quadrilatero
  7. Pranzare in una trattoria storica

Salire sulla Torre degli Asinelli


Le due torri sono il simbolo di Bologna e se avete un paio d'ore di tempo a disposizione sicuramente merita salire in cima alla medievale Torre degli Asinelli per ammirare il panorama più bello ed elettrizzante della città!
Un attimo... poco fa stavo parlando di DUE torri! Eh sì, come tutti sanno:
  • la più bassa e forse la più antica anche se di poco è la Garisenda, alta circa la metà dell'altra (47 metri) e molto più pendente (4%, più della Torre di Pisa!) ma non visitabile. Dopo un secolo dalla sua costruzione venne tagliata di 12 metri a causa del cedimento delle fondamenta.
  • La sorella "minore" è la Torre degli Asinelli (97,2 metri di altezza), che deve il suo nome alla nobile famiglia degli Asinelli sebbene sulle origini e sulle date di costruzione non ci sia ancora chiarezza. Ufficialmente venne edificata tra il 1109 e il 1119, anche se alcune studi la datano di 50/60 anni più antica, ma mi piace pensare che non sia infondata la leggenda per la quale fu opera di un giovane che per lavoro trasportava la sabbia e la ghiaia con i suoi asinelli: un giorno incontrò una ragazza e se ne innamorò chiedendola in sposa, ma la facoltosa famiglia gli rispose deridendolo, promettendogli di acconsentire solo nel caso in cui avesse portato in dote la torre più alta della città. Impresa impossibile? No, se possiedi due asinelli che improvvisamente impazziscono e ti fanno scovare un baule ricolmo di monete d'oro e pietre preziose! Nel giro di 9 anni la torre era già pronta!
Come avete letto entrambe le torri sono inclinate, non è quindi un effetto ottico vederle piegate l'una verso l'altra se arrivate ai loro piedi in piazza di Porta Ravegnana e alzate gli occhi al cielo! 

Torre Asinelli e Garisenda Bologna

Per raggiungere la vetta occorre prima di tutto prenotare la visita (è obbligatorio data il continuo afflusso di turisti) e in secondo luogo mettersi delle scarpe comode e prepararsi a salire i 498 gradini!!
Nessuno vi correrà dietro, procedete secondo la vostra andatura! 

Se non avete problemi di salute è uno sforzo che darà i suoi frutti: la vista a 360° sul rossiccio centro storico - "Bologna la rossa" deriva probabilmente dal colore dei tetti e degli edifici costruiti col "mattone bolognese" che presenta svariate gradazioni di rosso - è da togliere letteralmente il fiato!!

vista torre asinelli bologna
panorama dalla Torre degli Asinelli

Spostandosi da un lato all'altro si possono vedere la Basilica di San Petronio e Piazza Maggiore, via Ugo Bassi e la Strada Maggiore che tagliano il centro storico, la Torre Prendiparte e le altre rimaste in piedi - in tutto una ventina sul centinaio che nel Medioevo disegnavano il profilo di "Bologna la turrita" - e in lontananza la Basilica di San Luca.

L'ascesa sarà allievata dalle feritoie che permettono l'ingresso di un po' d'aria fresca e dalle soste sui pianerottoli necessarie per regolare i due flussi di persone in salita e in discesa sulle stesse scale, tra l'altro tutte completamente in legno.

Torre Asinelli Bologna scale

Ah, dimenticavo: se siete iscritti all'Università di Bologna già lo sapete ma per voi è sconsigliata la salita fino al conseguimento della laurea, pena il protrarsi degli studi o il mancato raggiungimento dell'obiettivo!! 

Scoprire l'affascinante Archiginnasio e il misterioso Teatro Anatomico

 
L'Archiginnasio è tra le attrazione imperdibili a Bologna e va assolutamente inserito in un itinerario a piedi di almeno 1/2 giorni per visitare la città (←per un approfondimento cliccate sul link). Costruito nel 1563 sul progetto di Antonio Morandi, in quegli stessi anni in cui venne rimodellata Piazza Maggiore per volere del cardinale Borromeo con la creazione di piazza del Nettuno e dell'iconica fontana del Giambologna, l'Archiginnasio fino al 1803 è stata la sede dell'Alma Mater Studiorum di Bologna, la più antica Università del mondo tuttora attiva.

Archiginnasio Bologna
Archiginnasio Bologna

L'ingresso si trova a 200 metri da Piazza Maggiore, proprio dietro la Basilica di San Petronio, ed è gratuito. Intorno al cortile centrale si sviluppano il piano terreno, che presenta un porticato a 30 arcate decorate con centinaia di stemmi e monumenti celebrativi dipinti o scolpiti e un primo piano con la sala lettura della Biblioteca comunale (l'Aula Magna per gli Artisti), la Sala dello Stabat Mater (l'Aula Magna per i Legisti, così chiamata in omaggio allo Stabat Mater di Rossini che si tenne qui nel 1842), il teatro anatomico e le aule scolastiche, non visitabili, che ospitano i depositi della biblioteca che nel suo complesso custodisce circa 850.000 volumi ed opuscoli di cui 120.000 sono libri antichi cioè antecedenti il 1830.

Archiginnasio Bologna
Archiginnasio Bologna Stabat Mater

Il teatrino anatomico (l'unico con ingresso a pagamento: il biglietto di 3 € consente anche la visita allo Stabat Mater) è una vera chicca! Così chiamato per la forma ad anfiteatro, venne progettato nel 1637 dall'architetto Antonio Paolucci detto il Levanti e costruito in legno d'abete, con l'aggiunta nei decenni e nei secoli successivi di numerose opere.

Di particolare interesse sono i cosiddetti "spellati", due uomini senza pelle scolpiti nel 1734 sul disegno di Ercole Lelli. Come mai senza pelle? Perché servivano per mostrare com'è fatto il corpo umano sotto la superficie... Niente di macabro se consideriamo il contesto: qui si svolgevano le lezioni di anatomia degli studenti di Medicina! 

Teatro Anatomico Archiginnasio Bologna

Tutto del resto richiama lo studio di questa disciplina, dall'allegoria dell'Anatomia, seduta sopra il baldacchino sorretto dagli spellati, ai busti e alle statue del greco Ippocrate, il padre della medicina, del medico romano Galeno di Pergamo, del dio greco della medicina Apollo (al centro del magnifico soffitto a cassettoni) o del bolognese Gaspare Tagliacozzi
A proposito di quest'ultimo, lo potete individuare perché in mano ha un... naso! E' stato il primo medico a tentare di ricostruire chirurgicamente il naso e per questo viene considerato un precursore della rinoplastica.

Ogni singolo elemento di questo luogo affascinante avrebbe da raccontarci tante storie, compreso quel tavolo bianco al centro del teatrino dove venivano distesi i corpi senza vita di uomini e animali per essere dissezionati.

Teatro Anatomico Archiginnasio Bologna

Appena usciti dal teatro potete vedere le foto dei danni provocati dal bombardamento che subì nel 1944: fortunatamente le sculture lignee originali vennero recuperate e tutto venne ricostruito fedelmente a tal punto che il Teatro Anatomico dell'Archiginnasio è ritenuto uno dei meglio conservati al mondo.

Ammirare Piazza Maggiore dalla Torre dell'Orologio


Sapete qual è una delle domande che vengono più spesso fatte a Google su Bologna? "Dov'è Piazza Grande?"!!!
Forse l'arcinota canzone di Lucio Dalla mette qualcuno in crisi, anche se "nel centro di Bologna non si perde nemmeno un bambino" (come scriveva in un'altra canzone), nessun dubbio invece su quale sia un punto privilegiato per ammirare Piazza Grande (=Piazza Maggiore...): dall'alto della medievale Torre dell'Orologio!
No panic, non si devono salire 498 gradini per godere di questa vista che abbraccia la basilica di San Petronio, il Palazzo del Podestà e il Palazzo dei Banchi!

panorama Torre 'Orologio Bologna

Il Palazzo d'Accursio, questo il nome dell'edificio che si trova tra via IV novembre e appunto Piazza Maggiore, misura "solo" 36 metri di altezza e fino al secondo piano c'è l'ascensore, a meno che non scegliate di farvi a piedi le due rampe della "scalinata dei cavalli" realizzata dal Bramante! 
Poi rimane la torre vera e propria con una decina di metri da scalare (la lanterna ottagonale posta al vertice della torre non è aperta al pubblico.). 

Torre dell'Orologio Bologna

Prima di raggiungere la terrazza merlata panoramica si possono visitare la bellissima sala Farnese e le collezioni comunali d'arte all'interno delle sale che un tempo erano la residenza dei cardinali legati (=inviati dal Papa) e vedere i meccanismi di funzionamento dell'orologio. Soprattutto si può osservare il quattrocentesco quadrante dell'orologio meccanico a corta distanza!!

Torre Orologio Bologna

Per altre informazioni e per prenotare il biglietto (intero 8 €) vi rimando al sito di Bologna Welcome, il cui ufficio si trova a due passi, quasi di fronte alla fontana del Nettuno in piazza Maggiore 1/e. 
Lì potete acquistare la Bologna Welcome Card, la carta dei servizi che permette di risparmiare sul prezzo dei biglietti dei musei della città metropolitana (il Museo della storia di Bologna, il Museo archeologico, il Museo Morandi, il MAMbo, il Museo della Rocca Sforzesca di Dozza e tanti altri) ed avere agevolazioni sui trasporti, sui servizi di Bologna e provincia e in molti esercizi commerciali.

Conoscere la storia di Bologna al Palazzo Pepoli


Come dicevo all'inizio ho frequentato Bologna per molti anni ma solo nella mia ultima visita ho avuto l'opportunità di visitare il Museo della storia di Bologna a Palazzo Pepoli. 
Sinceramente? Mi ha stupito! E' un museo moderno che abbraccia tutto il passato della città, dagli albori etruschi di Felsina fino ai giorni nostri, in un lungo viaggio di 2500 anni che si presenta suddiviso in numerosi nuclei espositivi in cui vengono approfonditi taluni aspetti, personaggi o episodi attraverso contenuti multimediali e interattivi e/o reperti.

Museo Storia Bologna Palazzo Pepoli

Si passa dalla Bologna dell'antichità a quella medievale e rinascimentale, dalla Bononia Romanae alla Bologna dei Papi ma soprattutto non c'è modo di annoiarsi in alcun modo, basta spostarsi nella sala che attira di più la vostra attenzione (ne troverete più di una, ne sono sicuro!). Ad esempio io non avrei mai voluto uscire dalla sala della Città delle acque in cui la realtà virtuale ci mostra l'importanza che in passato avevano i canali a Bologna e come funzionavano i mulini ad acqua per la fabbricazione della... seta!

Già, sapevate che Bologna dal XV secolo in poi è stata uno dei centri serici più importanti d'Europa? La produzione di gelsi, l'avanzata tecnologia dei mulini a seta e la complessità di un sistema idraulico che da secoli gestiva le acque dei canali e dei fiumi affluenti alla città (il Reno, la Savena) attraverso chiuse e condotti sotterranei le permisero di rimanere ai vertici per circa quattrocento anni e utilizzare come via del commercio il Po.

Museo Storia Bologna Palazzo Pepoli

Un'altra sezione molto interessante quella dedicata a uno degli elementi architettonici che più caratterizzano Bologna: i portici!
Dal tratto di decumano romano originale (scoperto sotto via Rizzoli) fino alla riproduzione di un portico in legno, si osserva l'evoluzione della città dal punto di vista urbanistico con l'introduzione del portico nel Medioevo, allo scopo di sostenere i balconi costruiti per ampliare i piani superiori. Un editto del XIII secolo definì quali dovessero essere le sue misure: almeno 2,70 metri di larghezza per consentire il passaggio dei cavalli! I cittadini dovevano garantirne il decoro e la manutenzione.

Divennero da subito non solo un luogo di passaggio ma anche di lavoro e rapidamente aumentarono a dismisura... Oggi i portici di Bologna sono patrimonio dell'Unesco e sommandoli tutti raggiungono una lunghezza di quasi 40 km solamente nel centro storico!!!

Museo Storia Bologna Palazzo Pepoli

Palazzo Pepoli, antica dimora medievale (la sua costruzione risale alla metà del XIV secolo) si trova in via Castiglione 8 e fa parte del circuito culturale ed artistico Genius Bononie che comprende altri sette luoghi storici del centro: Palazzo Fava, San Giorgio in Poggiale, Santa Maria della Vita, San Michele in Bosco, Casa Saraceni, chiesa di Santa Cristina e San Colombano.

Museo Storia Bologna Palazzo Pepoli

A proposito di portici, Bologna non detiene solo il record di città che ne possiede di più ma anche quello del portico più lungo del mondo! Da Porta Saragozza fino al Santuario della Beata Vergine di San Luca, 3796 metri!!

Raggiungere il Santuario di San Luca


Assolutamente da non perdere, San Luca è un luogo di pace e di fede costruito a partire dalla fine del XII secolo e meta di pellegrini dal 1433, quasi 2 secoli e mezzo prima della nascita del porticato. 

Santuario San Luca Bologna

Molti preferiscono raggiungerlo a piedi come segno di espiazione dei peccati ma sono tanti anche coloro che scelgono un'altra soluzione: il San Luca Express!
Se non avete tempo o non ve la sentite di fare questa lunga camminata (metà del percorso dall'arco del Meloncello al Colle della Guardia sito è in salita con un dislivello di 280 metri ) per motivi di salute o per stanchezza perché ad esempio al mattino siete saliti sulla Torre degli Asinelli (e anche sulla Torre dell'Orologio!) il trenino è ciò che fa per voi!

San Luca Express

Il San Luca Express parte parte da Piazza Maggiore e in 40 minuti arriva alla Basilica fiancheggiando tutto il portico!
Per informazioni vi rimando al sito di Bologna Welcome dove troverete i prezzi e gli orari dell'andata e del ritorno.

Dalla sua posizione sopraelevata, che sembra quasi vegliare su Bologna, il panorama è superbo. E lo è ancora di più se salite sul terrazzino panoramico dove l'occhio può spaziare sui colli bolognesi e il centro urbano assume la forma di un fazzoletto.

panorama Santuario San Luca Bologna

All'interno della basilica, dietro l'altare, si trova il dipinto della Vergine col Bambino che secondo la leggenda venne realizzata dall'evangelista Luca e trasportata da un pellegrino ed eremita greco nel XV secolo dalla chiesa di Santa Sofia di Costantinopoli a Bologna, più precisamente al Colle della Guardia così come era indicato sul dipinto stesso.

L'immagine è coperta da un frontale in argento con due aperture in corrispondenza dei volti, in cui sono incastonati dei doni offerti alla Madonna: una corona sostenuta da due angeli e un anello di Papa Pio IX, una croce di brillanti del cardinale Prelà e tanti altri.

Santuario San Luca Bologna

Da visitare anche la cripta che custodisce il manto che avvolse l'icona sacra nel viaggio verso Bologna e il baldacchino utilizzato per l'annuale processione verso la Cattedrale di San Pietro e successivamente alla Basilica di San Petronio che avviene il sabato precedente la quinta domenica dopo Pasqua. 

Santuario San Luca Bologna porticato

Utilizzare i 5 sensi nel Quadrilatero


Dopo "Bologna la dotta", "Bologna la rossa" e "Bologna la turrita" non ci resta che "Bologna la grassa"! Visitare i luoghi più significativi della città mette indubbiamente fame, anche perché ci siamo spostati da un punto all'altro, abbiamo scalato torri e colline 😊. 

Dal silenzio di San Luca ai suoni del Quadrilatero il passo è breve: siamo nel centro storico di Bologna, tra Piazza Maggiore e la Torre degli Asinelli. 
Fin dal Medioevo queste viuzze comprese nel quadrato formato da via Rizzoli, via dell’Archiginnasio, via Farini e via Castiglione erano occupate da botteghe artigianali e attività commerciali ed ora come allora passeggiando di fianco alle cassette di frutta esposte dagli ortolani o davanti alle vetrine che espongono prosciutti e mortadelle si è pervasi dagli odori e dai rumori di un quartiere brulicante di vita che rappresenta l'anima stessa di Bologna.

Qui e nelle vie adiacenti si trovano dei veri e propri monumenti della tradizione gastronomica bolognese:
  • il pastificio Paolo Atti e figli, il "giacimento dei tortellini di Bologna"! E' qui, in via Drapperie 6, che dal 1868 vengono prodotti la pasta all'uovo, il pan speziale, le tagliatelle, i passatelli, la zuppa reale e imperiale ma soprattutto sua maestà il tortellino, fatto per ingannare i mariti... convinti che li avessero preparate le moglie che invece se ne andavano in giro e li compravano già pronti! 😂
pastificio Atti Bologna

  • L'antica salsamenteria Tamburini in via Caprarie 1! Salumi, formaggi e tanto altro ancora, il negozio è una cornucopia di leccornie dal 1932. Dalla mortadella alla tigella, dal lambrusco al preparato per il brodo fino alla deliziosa crescente bolognese, una specie di focaccia fragrante preparata con lo strutto (io la preferisco con i ciccioli!).
salsamenteria Tamburini Bologna
  • La salumeria Simoni! Altra bottega storica (dal 1960) con un'ottima selezione di salumi (mortadella, culatello, prosciutto di Parma) e formaggi di qualità, dagli stagionati di mucca e pecora all'intramontabile Parmigiano Reggiano.
salumificio Simoni Bologna

Pranzare in una trattoria storica


Nel cuore del Quadrilatero, nel vicolo Ranocchi, si trova il locale più antico di Bologna e probabilmente d'Italia (e non solo), l'Osteria del Sole! Un luogo semplice e genuino, dove trovarsi per bere un bicchiere in compagnia e volendo mangiare qualcosa ma, occhio, se ve lo portate da casa! 

L'osteria del Sole è fedele alla sua secolare storie e vende solo vino, dal Lambrusco al Sangiovese, dal Chianti al Pinot nero o bianco (o grigio)... una quarantina di etichette di cui la metà vini neri e bianchi (ma ci sono anche Champagne, vini bianchi frizzanti, vini liquorosi e anche qualche birra).

D'altra parte il cartello scritto a mano e attaccato alla porta d'ingresso non lascia spazio a dubbi:
"Chi non beve è pregato di restare fuori".

Osteria del Sole Bologna

A Bologna non c'è nessuno che non sia entrato per una volta dentro al locale ma tra turisti e clienti abituali l'Osteria del Sole è rimasta sempre uguale a se stessa. D'altra parte, seduti a un tavolo con un bicchiere di vino davanti siamo tutti uguali, anche se ti chiami Giovanni Pascoli o Federico Fellini (tra gli avventori famosi dell'osteria).

Osteria del Sole Bologna

E come degna conclusione di un pranzo conviviale fate un salto in via Oberdan! Troverete il Caffè Terzi, mescita e commercio di caffè e té pregiati. Tanti tipi di miscele, una pasticceria al caffè e un'ambientazione in stile retrò per quello che a detta di molti è il caffè più buono di Bologna!
Io ho assaggiato l'ultima miscela, buonissima, chiamata "Cinema ritrovato", creata in occasione dell'omonimo Festival bolognese che si è svolto tra la fine di giugno e l'inizio di luglio.

Caffè Terzi Bologna

L'articolo è stato scritto in collaborazione con 100 Città che ringraziamo insieme a tutti coloro che hanno contribuito a rendere splendide le giornate di Blog in Bo.

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