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La corsa più pazza del mondo: il Risckshaw Challenge in India!

Rickshaw challenge
Non so se sia veramente "La corsa più pazza del mondo" ma per quello che ho letto il Rickshaw Challenge è abbastanza bizzarro e particolare da meritare questo appellativo e gli stessi organizzatori lo definiscono ironicamente - chi sa davvero quanto... - un'incredibile competizione per i "clinically insane" (senza bisogno di traduzioni... "e non dite che non vi abbiamo avvertito!" aggiungono).

Lo sparo di partenza ci sarà il 29 dicembre e il traguardo è fissato per l'8 gennaio 2009.
Prima di tutto spazio e "gloria" al veicolo con cui si può partecipare: l'auto risckshaw (quello che noi chiamiamo il risciò che nella versione non motorizzata consiste in un piccolo calesse a due ruote trainato da una persona).

Un mezzo a 3 ruote con un motore a 2 tempi che è un pò l'icona di questo immenso e straordinario sub-continente che è l'India.
Teatro della corsa: il sud dell'India, sulla costa che si affaccia al Golfo del Bengala... il Paese di Dio, attraverso tutti le sue incredibili ambientazioni, dalle metropoli alla giungla tropicale, dalle antiche valli alle coste dorate.

Il traffico a Delhi è congestionato all'inverosimile e non potremmo immaginarlo diversamente dato che è la capitale di una nazione che conta più di un miliardo di abitanti. Nelle sue strade si vedono i più disparati mezzi, dall'ultimo modello della Mercedes ai carretti di legno trainati a mano. Quello che viene proposto dagli eccentrici organizzatori è di non essere spettatori ma di tuffarsi in questa mondo con uno scooter a 3 ruote con un tettino e ed un posto nell'abitacolo che al massimo può contenere due passeggeri "non troppo grossi".

"Un veicolo che ha tanti vantaggi dovuto al fatto che è aperto e quindi permette di rinfrescarsi con il vento che batte sulla faccia mentre si sta viaggiando...e permette un contatto diretto con la realtà indiana fatta di suoni, grida, fumo, caos, smog e la vita di ogni giorno" (ma sono dei sadici questi organizzatori!).

 Senza contare che il risckshaw è l'ideale per districarsi nel traffico, permette di tagliare le curve dove possibile (giuro, c'è scritto così nella descrizione della corsa!), ondeggiare da destra a sinistra e infilarsi dove c'è il minimo spiraglio, sorpassare da ogni lato e, quando è necessario, guidare nella direzione sbagliata... fortunamente i partecipanti delle passate edizioni sembra che siano stati abbastanza bravi da evitare di metter sotto qualche disgraziato che vi si trova davanti, probabilmente perchè prima si è sufficientemente allenato per le strade della metropoli. Così quando si sono trovati davanti a un ostacolo, sia esso una macchina o una mucca (animale sacro per gli indiani! Circolano liberamente per le strade di città e di campagna e una sfida consiste nel cercare di non farle fuori... chissà qual è la pena a cui si va incontro se succede!) sono sempre riusciti a schivare il pericolo con abili e brusche manovre che agli occhi degli spettatori sono apparse disperate.

14 squadre composte da 27 viaggiatori incalliti (provenienti a quanto pare solo da Paesi anglosassoni: USA, Gran Bretagna e Irlanda) sbarcheranno quindi nel nuovo anno a bordo del loro potente mezzo in un'epica corsa di resistenza di 11 giorni che li vedrà attraversare la parte meridionale dell'India.

Il rally organizzato dallo Chennai Event Management Services (CEMS) che se ne occupa fin dalla nascita nel 2006 ed è responsabile di altri rally del genere in Asia ed Europa, incluso il "Rainbow Rampage, la corsa del Caucaso" e la corsa avventura del bus n°7... (i nomi sono tutto un programma).

Questa V edizione coprirà una distanza di oltre 1000 km partendo dalla regione del Chennai per giungere a Kanniyakumari, città della parte meridionale dell'India.
Gli autorisckshaw non sono progettati per compiere grandi distanze nè per raggiungere grandi velocità e i partecipanti non possono in alcun modo modificare il motore per ottenere delle migliori prestazioni; però possono lavorare per personalizzare il mezzo con disegni, spoiler, casse stero per diffondere la musica...

E se dopo i 1000 km del percorso da Chennai a Kanniyakumari i partecipanti si sono affezionati troppo alle loro vetture, le possono acquistare per 800 euro oppure donarle per la stessa cifra all'organizzazione umanitaria Round Table, partner del progetto.

E adesso il lato serio ed encomiabile della corsa: ogni anno viene scelto un partner a cui verrà devoluto un aiuto finanziario. Questa edizione fornirà assistenza medica, materiale scolastico, giocattoli e tutto ciò potrà servire ai villaggi che saranno attraversati lungo il tragitto ed "adottati" dalla Rickshaw Challenge.

Per partecipare la quota è di 1.400 euro a squadra ed è richiesta solo la patente internazionale...

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