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Le foto dei festeggiamenti del 20° anniversario della caduta del muro di Berlino (e un pò di storia...)

La pioggia non ha guastato le celebrazioni per i 20 anni dalla caduta del muro di Berlino. Una folla oceanica di persone - si calcola circa 3 milioni tra berlinesi e turisti - si è assiepata nei luoghi simbolo della capitale tedesca:
  • sul ponte Bosebruckee, il primo luogo di confine a cui accedettero i berlinesi dell'est il 9 novembre dopo che le brecce aperte sul muro. Nel pomeriggio anche il cancelliere Angela Merkel ha passeggiato in compagnia di altri leader per commemorare quei momenti;
  • al Reichstag, dove Lech Walesa, il leader del sindacato polacco di ispirazione cattolica Solidarnosc (all'epoca dei fatti; poi divenne presidente della Polonia) ha dato inizio, spingendo la prima tessera, all'"effetto domino", a significare gli eventi che succedettero come natutale conseguenza al crollo del muro (fine dell'URSS, del Comunismo russo, della Guerra Fredda);
  • alla porta di Brandeburgo, proprio dietro il muro, nella parte occidentale. Il monumento è stato illuminato da giochi di luce e lì davanti è passato il domino di tessere giganti (di polistirolo, dipinte da artisti locali e internazionali e da studenti berlinesi) proprio dove sorgeva il muro;
  • a Postdamer Platz, dove è caduta l'ultima delle mille tessere del domino.

Tra salsicce e birre, i tedeschi hanno festeggiato alla loro maniera la ricorrenza, senza sfarzose parate ma alla presenza dei grandi Capi di Stato (assente solo Barack Obama, al suo posto la vice Hilary Clinton). Poi per tutta la notte si sono succeduti canti e balli, con fuochi artificiali e la musica a fare da sottofondo che ha preso il via con la canzone degli Scorpions "Wind of change" (Vento di cambiamento).
Ma come avvenne la caduta del muro?
Fu un evento improvviso nella sua realizzazione ma maturato in un clima che con gli anni stava cambiando grazie soprattutto all'operato di Papa Woytila su tutti, di Lech Walesa, Mikhail Gorbaciov (presidente sovietico in quel periodo e portatore della "glasnost", trasparenza, e "Perestrojka", ricostruzione) senza trascurare i moti, repressi con la violenza, della Cecoslovacchia (la Primavera di Praga, nel 1968) e dell'Ungheria (1956) negli anni precedenti.
Il muro venne costruito a Berlino nella notte del 13 agosto del 1961 e in pochi giorni fu eretto lungo i 155 km di confine tra la Germania est ed ovest, già divise politicamente dalla frontiera voluta alla fine della 2^ guerra mondiale, nel 1945, dai Paesi vincitori della guerra che ritenevano pericolosa la Germania unita, responsabile delle ultime 2 guerre mondiali.
Il muro fu voluto e costruito dal regime comunista che non riusciva ad arginare la fuga dei tedeschi dell'est verso l'ovest... da Mosca arrivò così l'ordine di frenare questo moto e il muro venne costellato da filo spinato e luci gialle, e presidiato dai Vopos, le guardie che avevano l'ordine di sparare a chiunque tentasse di passare dall'altra parte.
La sera del 9 novembre 1989 nella sala stampa estera di Berlino era stato organizzato un incontro con i giornalisti: il portavoce del presidente tedesco dell'est parlò dei nuovi permessi per varcare il muro, ma a un giornalista dell'Ansa, il fiorentino Riccardo Ehrman, il nuovo regolamento sembrava alquanto cavilloso e chiese se non fosse un errore... fu la domanda che cambiò la storia perchè la risposta dal portavoce Schabovski fu che i permessi avrebbero consentito ai cittadini dell'est di passare la frontiera "senza presupposti". "Da quando?", "da subito" (Von jetz ab)... la gente aveva sentito tutto in diretta TV e si riversò nelle strade, sul muro. Iniziarono a picconarlo con martelli e sassi e i Vopos non intervennero... fu così che si aprirono numerose brecce e laddove non venne distrutto i tedeschi dell'est saltarono dall'altra parte. Iniziarono canti e balli. Fu la fine di un'epoca...
Casualmente la stessa notte in cui, nel 1938, in Germania avvenne un altro evento, purtroppo funesto: la "Notte dei Cristalli" vennero distrutte decine di sinagoghe in tutta la Germania ed arrestati migliaia di ebrei. La cancelliera Merkel ha ricordato anche questo avvenimento.
Perchè la storia deve essere ricordata per evitare in futuro di commettere gli stessi errori.
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