
I suoi vasti prati coprono la vallata che si sviluppa lungo il Rio di Sesto, punteggiati qua e là da masi dove mescolando il latte appena punto con quello pastorizzato si ottiene il delizioso formaggio di malga. Ma sono le montagne, con le loro vette aguzze, a farla da padrone.
Le case, radunate intorno alla chiesa dei santi Pietro e Paolo, sono strette tra il Monte Elmo e le Cime di Sesto, che a loro volta si frappongono tra il paese e le famose Tre Cime di Lavaredo.
Un luogo magnifico sia d'inverno che d'estate quando gli scarponi da trekking ed i bastoncini del Nordic Walking prendono il posto delle ciaspole e degli sci.
Il paese ospita la bella chiesa parrocchiale sopra citata, risalente al 1200 (se ci passate soffermatevi ad ammirare i macabri affreschi all'ingresso del complesso) e la funivia Helmbahn che dalla partenza a quota 1320 metri sale fino a raggiungere i 2060 metri. A un paio di km si trovano invece di Bagni di Moso (Bad Moos), famosi per la cabinovia che durantela stagione sciistica trasporta gli sciatori mentre da fine luglio a inizio settembre si trasforma in ristorante-funivia con cene a lume di candela allestite all'interno delle cabine.
A Sesto giungono gli amanti del relax e dell'arrampicata... questi ultimi richiamati dalla famosa Strada degli Alpini (sulla Cima Undici), un meraviglioso sentiero attrezzato che venne costruito durante la prima guerra mondiale ed è considerato uno dei più belli delle Dolomiti.
Il nome delle Dolomiti di Sesto richiama tutte queste bellezze ma è legato soprattutto a un fenomeno naturale, la cosiddetta Meridiana di Sesto: una specie di "orologio naturale" o se preferite, una "meridiana di pietra" composta dalle cime Nove, Dieci, Undici, Dodici e Uno. Nella foto che segue è immortalata la Cima Dodici. Quando il sole si trova sopra, l'orologio segna mezzogiorno.
Altre informazioni più dettagliate le trovate sul sito del Consorzio Alta Pusteria (link).
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