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Dune di sabbia, canyon, saline e un caldo torrido... benvenuti nella Death Valley!

Il viaggio di Ilaria e Davide in California e parchi naturali fa tappa nella Death Valley!

death valley
Per non farci assalire dal caldo della Death Valley ci alziamo presto e iniziamo a percorrere i 160 km che ci separano dalla meta. Il terreno inizia a diventare sempre più deserto e per ore ci accompagnano solamente bassi cespugli, strade interminabili, piccoli mulinelli di vento e un’atmosfera davvero unica. Le lunghe distanze qua in America proprio non ci pesano, siamo come sempre rapiti dalla bellezza della natura.

Appena entrati mostriamo il nostro pass dei parchi e ci fermiamo al primo punto panoramico: Sand Dunes, una distesa di sabbia bianca a cui il vento dona la classica forma a mezzaluna, davvero spettacolare. 
Il Death Valley National Park è un’area che si estende per 225 km, una terra contrasti in cui si susseguono rocce, canyon e delicate pianure saline. 

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Proseguiamo poi per Furnace Creek dove ci fermiamo a comprare un gallone d’acqua che sarà provvidenziale. La strada panoramica 178 ci porta al Golden Canyon, riconoscibile per le sue pareti color senape, e noi ci addentriamo per qualche metro per in questa ambientazione surreale. La raccomandazione per chi segue questo percorso è di portarsi dietro tanta acqua perché l’aridità e il caldo si fanno sentire in fretta!

death valley golden canyon
Golden Canyon
Un cartello sulla strada indica Artist Palette: voltiamo a sinistra per seguire un'altra strada panoramica a senso unico che ti permette di ammirare da vicino queste bellissime sfumature di colore che si sono formate sulle colline in seguito ai depositi minerari e alle ceneri vulcaniche. Nonostante il vento in faccia fosse un come l'aria calda di un phon, per poter immortalare questo spettacolare percorso ho passato tutto il tempo fuori dal tettuccio dell’auto! Ma ne valeva la pena.

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Artist Palette
Da qui la strada sterrata Hwy 178 conduce a Devil Golf Course, che dicono essere spettacolare grazie ai suoi pinnacoli di sale in movimento (il terreno è per al 95% composto da sale puro) ma il nostro itinerario ci porta in altra direzione, direttamente a Badwater, il punto più basso dell’emisfero occidentale! 
Siamo a 85 metri sotto il livello del mare, nel punto più caldo al mondo. La temperatura del suolo è in media il 50% più alta di quella dell'aria, che è così rarefatta che quando usciamo dall'auto la prima sensazione che avvertiamo è di bruciore agli occhi... la pelle sembra prendere fuoco, intorno a noi è tutto secco e il termometro dell’auto arriva a toccare i 50°. 

Proviamo ad addentrarci a piedi sul sale per un tratto ma desistiamo presto. Sarebbe bello continuare fino a trovarsi completamente in mezzo al bianco ma la calura è davvero tremenda e bisogna stare attenti, portarsi dietro tanta acqua e non perdere mai l'orientamento.

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Badwater
A questo punto torniamo in auto dove ci aspetta la nostra amatissima aria condizionata e guardiamo con compassione la gente che proprio oggi ha deciso di partecipare ad una maratona nella Valley... non so con che coraggio riescano a correre in queste condizioni ma tanto di cappello!

Facciamo ritorno a Furnace Creek, una piccola oasi al centro della Death Valley, per rifocillarci al buffet di un ristorante e rinfrescarci un po' con gli spruzzi d'acqua al suo ingresso. Sazi e meno accaldati, siamo pronti per imboccare la statale 190, dove incontriamo lo Zabriskie Point, reso celebre dal film omonimo di Antonioni. Il percorso a piedi è in salita ma per fortuna è davvero e la vista sulle colline dorate del Golden Canyon è spettacolare.

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Zebriskie Point
Prima di uscire da questo fantomatico deserto rimane solo un punto panoramico da visitare, il Dante’s View, che si trova a 1650 metri di quota. Il nome è ovviamente ispirato all’inferno dantesco e devo dire che gli si addice. Da lassù è possibile vedere tutto il fondo della Valley e la Badwater.

Saliamo nuovamente in auto ma "solo" per percorrere un paio di ore di strada.... davanti a noi iniziamo a scorgere la favolosa Las Vegas!
Questa città mi ha letteralmente stregato, ma di questo si parlerà nel prossimo post. Intanto se siete interessati alla Death Valley potete scaricarvi la cartina della regione qui: http://www.nps.gov/deva/planyourvisit/maps.htm.

...to be continued
Testo e foto di Ilaria Guerzoni.


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