San Gallo è giustamente orgogliosa della sua biblioteca abbaziale, la Stiftsbibliothek, che insieme all'imponente cattedrale barocca costituiva il fulcro dell'ex monastero benedettino, uno dei più prestigiosi d'Europa, e che dal 1983 fa parte del patrimonio mondiale culturale tutelato dall'Unesco. Il motivo è facilmente intuibile: la biblioteca è una delle più antiche e belle del mondo! E tra i 170.000 volumi che conserva ci sono più di 2100 manoscritti dal valore inestimabile.
Raramente all'interno di un edificio ho avuto così forte la sensazione di aver compiuto un balzo indietro nel tempo e sono rimasto così affascinato dalla perfetta armonia di simmetrie e decorazioni.
La visita alla Stiftsbibliothek
La sala principale della biblioteca, disposta su due piani, non è enorme come la Long Room della Trinity College Library, per fare un esempio noto a molti, ma se avete la fortuna di non trovarla invasa dai turisti (all'apertura del mattino, ore 10, eravamo solamente in tre, io, Sara e la custode) gli spazi vi sembreranno infiniti e in un angolo luminoso, magari davanti a una delle finestre ricavate tra una libreria e l'altra, vi aspetterete di trovare un monaco chinato sul suo scriptorium, con tanto di penne, pergamene, inchiostro, punteruoli e altri strumenti che nel periodo medievale servivano alla sua attività di amanuense.
Quegli attimi di silenzio di cui abbiamo goduto prima dell'arrivo della prima comitiva, infranti dallo scricchiolio del pavimento in pino silvestre con intagli in noce a ogni nostro timido e strisciante incedere (durante la visita dovete indossare delle grandi pantofole sopra le scarpe), sono stati brevi ma allo stesso tempo lunghi abbastanza per goderci quella magnifica visione.
La Stiftsbibliothek per secoli è stata uno dei centri principali della trasmissione del sapere della cultura europea, una "sala di scrittura" che aveva l'alto compito di salvaguardare la cultura latina e greca e che raccoglieva oltre 500 manoscritti precedenti all'anno 1000 (molti di provenienza italica), migliaia di codici medievali ed un archivio che abbraccia più di 1200 anni...
Oggi a causa dello spazio espositivo limitato sono esposti al pubblico "solo" 50.000 libri per volta, a rotazione, e attraverso le teche è possibile ammirare il cartiglio originale carolingio dell'abbazia, divenuta successivamente un modello di architettura monastica, e volumi rilegati con decorazioni in avorio intagliate nel '900.
La posa della sua prima pietra avvenne nel 719, un secolo dopo la nascita leggendaria dell'abbazia nell'A.D. 612 ad opera del monaco irlandese San Gallus, ma l'aspetto attuale le venne conferito tra il 1758 e il 1767 quando il capomastro Peter Thub la fece adornare con decorazioni barocche, stucchi, sculture e colonne in legno.
5 curiosità sulla Stiftsbibliothek
1) La Biblioteca abbaziale e tutto il complesso dell'Abbazia di San Gallo sono stati inseriti dall'UNESCO nel Patrimonio culturale mondiale dell'umanità.
In particolare, la Biblioteca e l’Archivio dell'Abbazia custodiscono dei documenti senza censura di più di 1300 anni fa, dalla fondazione del Monastero (a opera del monaco irlandese Gallo e dopo la sua morte del primo abate Otmaro) che fanno parte del registro "Memory of the World".
In particolare, la Biblioteca e l’Archivio dell'Abbazia custodiscono dei documenti senza censura di più di 1300 anni fa, dalla fondazione del Monastero (a opera del monaco irlandese Gallo e dopo la sua morte del primo abate Otmaro) che fanno parte del registro "Memory of the World".
2) Oltre al numero sterminato di volumi quel che colpisce è il soffitto, affrescato con scene che rappresentano i primi quattro concili ecclesiastici (a Nicea, Costantinopoli, Efeso e Calcedonia tra il III e IV secolo d.C.); dal 1836 all'estremità della sala è esposta anche la mummia egiziana di Schepenese con i suoi sarcofagi, risalente al VI-VII secolo a.C..
3) Se non partecipate a una visita guidata chiedete alla custode di mostrarvi il sistema di archiviazione escogitato dai monaci e nascosto dietro ai pannelli in legno!
4) Al piano inferiore, nel sotterraneo accessibile con l'ascensore, si trova il Lapidario dove è esposta una collezione di sculture di epoca gotica, ottomana e carolingia del periodo precedente la costruzione dell'abbazia.
5) Il complesso abbaziale e in particolare la biblioteca sono state fonte d'ispirazione per il romanzo di Umberto Eco "Il nome della rosa".
5) Il complesso abbaziale e in particolare la biblioteca sono state fonte d'ispirazione per il romanzo di Umberto Eco "Il nome della rosa".
Dove si trova la Stiftsbibliothek?
La città di Sankt Gallen si trova nel territorio del Bodensee, nel nord-est della Svizzera, a poche decine di chilometri dal lago di Costanza.
La Stiftsbibliothek si trova nel centro storico, è aperta praticamente tutto l'anno al pubblico (dal lunedì al sabato con orario 10-17, la domenica dalle 10 alle 16) con l'eccezione delle festività principali: Natale e vigilia, S.Stefano, capodanno, venerdì Santo e Pasquetta, Ascensione, lunedì di Pentecoste e stranamente anche il 1° agosto festa nazionale della Svizzera e il 16 ottobre in occasione della festa di San Gallo.
La Stiftsbibliothek si trova nel centro storico, è aperta praticamente tutto l'anno al pubblico (dal lunedì al sabato con orario 10-17, la domenica dalle 10 alle 16) con l'eccezione delle festività principali: Natale e vigilia, S.Stefano, capodanno, venerdì Santo e Pasquetta, Ascensione, lunedì di Pentecoste e stranamente anche il 1° agosto festa nazionale della Svizzera e il 16 ottobre in occasione della festa di San Gallo.
Il biglietto d'ingresso "Forfait Abbazia" costa 18 franchi svizzeri (circa 19,30 € al cambio attuale - articolo aggiornato al novembre 2024) e oltre alla Biblioteca consente di visitare anche la Cantina a Volta e la Sala Espositiva.
Altre informazioni le trovate sul sito ufficiale in particolare vi consiglio di controllare gli orari di ingresso che possono subire delle variazioni e le tipologie di biglietto (ingressi ridotti e di gruppo)
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