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Cosa vedere in Alta Umbria: castelli, ville e chiese della Valtiberina

Un weekend in Alta Umbria a inizio primavera non era stato sufficiente e così siamo tornati a fine ottobre per vedere quello che ci eravamo persi la prima volta! 😉 Alta Umbria... di cosa sto parlando esattamente? Del territorio che grossomodo corrisponde alle Comunità Montane dell’Alto Chiascio e alla Valtiberina umbra, cioè all'Alto Tevere racchiuso tra i confini con la Toscana e le Marche e collocato nell'area settentrionale dell'Umbria. L'itinerario che vi illustrerò in questo post avrà come base logistica Città di Castello, si svilupperà tra i comuni di San Giustino, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Pietralunga e il castello di Sorbello e racconterà di castelli, ville, chiese (tra cui un'abbazia veramente unica!), paesini deliziosi e ovviamente bontà gastronomiche!
San Giustino Villa Bufalini
Castello Bufalini a San Giustino

Umbria, ovvero "nella botte piccola c'è il vino buono!". Non serve assolutamente un panegirico per tessere le lodi di una regione che offre innumerevoli spunti per un fine settimana o una vacanza più lunga ma è certamente un fatto che al turismo sia nota soprattutto in virtù di città come Assisi, Perugia o Gubbio o delle sue bellezze naturali, per citarne solo alcune: la cascata delle Marmore, i monti Sibillini, il lago Trasimeno. L'area a nord di quest'ultimo è al di fuori dei classici circuiti nonostante tradizioni gastronomiche e paesi da visitare non manchino... dopo aver visitato Montone, inserito tra i borghi più belli d'Italia, Città di Castello e il nuovo museo d'arte contemporanea Burri, Citerna con la Madonna in terracotta di Donatello e Umbertide (poco fuori la città si trova l'abbazia di Montecorona; → qui trovate l'itinerario del primo giro), la nostra seconda incursione in Alta Umbria ha toccato queste tappe:

ALTA UMBRIA: MAPPA DELL'ITINERARIO


Se volete seguire le nostre orme, qui trovate tutti i posti che abbiamo visto e dove abbiamo mangiato.


La base logistica è stata Città di Castello, come la scorsa volta, e anche in questa occasione abbiamo dormito all'hotel Park Ge.al, un buon 3 stelle a 1,5 km dal centro storico e vicino all'uscita "Città di Castello Nord" della superstrada E-45, dotato di un ampio parcheggio, piscina all'aperto, 56 camere e soprattutto uno staff premuroso e gentile, sempre disponibile di fronte a qualsiasi esigenza. Il prezzo a persona per una notte in camera doppia o matrimoniale standard, con colazione a buffet inclusa, parte da 65 € (per ulteriori dettagli e foto vi rimando alla recensione che ho scritto nel post).

hotel park geal città castello
hotel park geal città castello

Per prenotare all'hotel Park Ge.al clicca → qui.

Città di Castello, oltre che una meta a cui dedicare almeno una giornata, si trova in posizione strategica per visitare l'Alta Umbria e la maggior parte delle destinazioni di cui parlo in questo post sono a meno di mezzora di macchina. Come sa benissimo chi è stato in Umbria, per muoversi l'auto è necessaria, ma se si pianificano bene gli spostamenti si riescono a fare anche tre o più tappe in una sola giornata senza andare di fretta.
Ti incuriosisce Città di Castello? Leggi il mio post su cosa vedere, dal centro storico alla Collezione Burri negli ex essiccatoi di tabacco!

COSA VEDERE IN ALTA UMBRIA: SAN GIUSTINO

[10 km a nord di Città di Castello].

Alzi la mano chi era a conoscenza che qui per quasi 400 anni, è esistita la Repubblica di Cospaia! Uno stato indipendente, piccolissimo (3 km²), che nacque per un errore burocratico nel trattato che sanciva la designazione del confine tra lo Stato della Chiesa e la Repubblica di Firenze... Gli abitanti di Cospaia, che adesso è una frazione del comune di San Giustino, furono tra i primi a importare in Italia la coltivazione del tabacco e tuttora uno dei tratti caratteristici del paesaggio dell'Alta Umbria sono le grandi piantagioni di questa pianta dalle grosse foglie, ovviamente di varietà "Cospaia"!

piantagioni tabacco Alta Umbria

Castello Bufalini


Il simbolo della città è il Castello Bufalini, originariamente una villa della famiglia dei Dotti di San Sepolcro, che data la posizione venne destinata ad avamposto militare prima di passare di proprietà nel 1487 alla famiglia Bufalini che ne mantenne il possesso fino al 1988.

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Inizialmente all'architetto romano Mariano Savelli fu affidato il compito di modificarne l'aspetto, che assunse quello di una vera fortezza a pianta quadrata con 4 torri angolari di cui una più prominente, con tanto di fossato circostante le mura e ponte levatoio; successivamente, dagli inizi del XVI secolo, fu gradualmente trasformata in una residenza nobiliare, dotata di uno bellissimo giardino esterno all'italiana e arredata con cristalliere, ceramiche, ricche mobilie, maioliche, tappezzerie e busti com'era costume nelle dimore gentilizie dell'eopoca e decorata con splendidi affreschi, tra cui alcuni del pittore Cristofano Gherardo.

san giustino villa bufalini
A sinistra la Sala del Trono, a destra la Sala degli Stucchi

san giustino villa bufalini

L'edificio oggi appartiene allo Stato ed è gestito dal Polo Museale dell'Umbria. Il percorso di visita si snoda attraverso varie sale, una più sfarzosa dell'altra: prendetevi tutto il tempo necessario per visitare gli affreschi della Sala degli Dei Pagani e della Sala di Prometeo, la Sala della Credenza e la Sala del Pranzo, la Galleria dei Ritratti e la splendida Sala degli Stucchi, la Sala del Trono e la Camera del Cardinale Giovanni Ottavio Bufalini con il letto a baldacchino e la culla finemente intagliati.

san giustino villa bufalini

L'ingresso è gratuito con orario 10-13 e 14:30-17:30 ogni domenica e festivi da ottobre a marzo, e con l'aggiunta del sabato e un'ora in più d'apertura nel pomeriggio (chiusura alle 18:30) da aprile a settembre. Per ulteriori informazioni vi rimando alla scheda del MiBAC del Castello Bufalini.

Chiesa Arcipretale


Vi consiglio di dedicare un po' del vostro tempo alla chiesa Arcipretale - a un centinaio di metri dal Castello Bufalini - e alla sua cripta paleocristiana, molto suggestiva, che poggia su quattro colonne curiosamente capovolte (con il capitello disposto al contrario, alla base), che si ritiene potessero far parte della villa romana appartenuta a Plinio il Giovane di cui restano solo pochi resti, a pochi chilometri da San Giustino.

san giustino chiesa arcipretale
san giustino chiesa arcipretale

Museo Storico Scientifico del Tabacco


Unico nel suo genere e primo in Italia, il museo del tabacco di San Giustino ha la sede nell'ex Consorzio dei Tabacchicoltori che dalla fine del 1800 al 1992 (poi venne trasferito in dei capannoni dell'area industriale) è stato il magazzino in cui veniva lavorato il tabacco. Oggi qui potete ripercorrere la storia dell'antica Repubblica di Cospaia (1441-1826) e conoscere le varie fasi della produzione del tabacco, dalla coltivazione all'essiccazione nelle celle apposite fino alla realizzazione dei prodotti finali, attraverso le documentazioni, le fotografie e gli strumenti e i macchinari per la manifattura.

san giustino museo tabacco
san giustino museo tabacco

Palazzo Magherini Graziani


Appena fuori San Giustino si trova la Villa nobiliare Magherini Graziani. Elegante, circondato da un giardino all'italiana che sarebbe uno splendore se solo fosse un po' curato, e adagiato in posizione panoramica con bellissima vista sull'Alta Valle del Tevere, il palazzo fu costruito agli inizi del XVIII secolo in un parco di lecci, sui resti della villa romana del senatore Marco Granio Marcello, in seguito passata al pronipote Plinio il Giovane. Al suo interno è stato allestito il museo della Villa di Plinio in Tuscis con i reperti finora emersi dagli scavi archeologici e vengono ospitate attività, eventi e mostre ad opera del Comune.

villa graziani magherini san giustino

Il museo è aperto generalmente nei giorni festivi e la domenica con orario 10-13 e 14:30-17:30 da ottobre a marzo, mentre da aprile a settembre l'orario pomeridiano è traslato in avanti di un'ora (apertura pomeridiana dalle 15:30 alle 18:30) con l'aggiunta del sabato. Per una visita negli altri giorni è necessario scrivere a sindaco@comune.sangiustino.pg.it.

villa graziani magherini san giustino

COSA VEDERE IN ALTA UMBRIA: MONTE SANTA MARIA TIBERINA

[15 km a ovest di Città di Castello]

L'Alta Umbria è davvero una terra per molti versi atipica e assolutamente interessante. La Repubblica di Cospaia non è la sola "stranezza": per oltre 5 secoli, dal 1250 al 1803, il marchesato del Monte Santa Maria godè la propria indipendenza così come gli altri due marchesati vicini di Sorbello (di cui vi parlerò a breve) e di Petrella, nonostante fossero stretti dalle potenze dello Stato Pontificio e della Repubblica di Firenze/Granducato di Toscana.

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Sotto il governo della casata dei Bourbon dal Monte Santa Maria il borgo assunse un'importanza notevole così come dimostra la costruzione del castello e delle mura medievali a proteggere i vicoli e le case in pietra. 

La sua posizione a 700 metri di altezza lo rende riconoscibile anche a diversi chilometri di distanza e una volta terminata la strada che porta al paese il primo incontro - nella grande piazza su cui si affacciano gli edifici più belli di Monte Santa Maria Tiberina tra cui anche il Palazzo Boncompagni Ludovisi - è subito con il Palazzo dei marchesi e la sua torre medievale: ai tempi del marchesato rappresentava la sede del potere e ancora oggi è possibile visitarne le sale affrescate, il salone del tribunale, gli uffici, le prigioni e accedere anche al balcone dal quale venivano annunciate al popolo le leggi.

Monte Santa Maria Tiberina

COSA VEDERE IN ALTA UMBRIA: LIPPIANO

[17,5 km a ovest di Città di Castello]

Al confine con il paesino toscano di Monterchi, custode del dipinto "La Madonna del Parto" di Piero della Francesca, e a un passo da un altro delizioso borgo medievale, Citerna, troviamo Lippiano. Pochi edifici distribuiti lungo una via centrale e due... "attrazioni" molto diverse ma ugualmente meritevoli se la vostra "sete di conoscenza" è almeno pari alla vostra curiosità gastronomica 😋.

Da un gruppetto di case emerge la torre del Castello di Lippiano, secolo XII e dimora di un ramo della famiglia dei marchesi Bourbon del Monte. L'aspetto austero contrasta con la magnificenza di alcune sue sale, in particolare la sala di rappresentanza che presenta un soffitto a volte completamente affrescato!

castello lippiano

Gli attuali proprieatari, la famiglia Mignini, consentono le visite una volta a a settimana su prenotazione e se siete in zona vale la pena dare un'occhiata ai sontuosi interni.

castello lippiano

Ad appena 400 metri, dalla parte opposta della strada, vi attende una delle specialità della zona: la ciaccia sul panaro! Segnatevi questo nome, Il Pretino. E' un piccolo bar che prepara questa prelibatezza tipica locale una specie di torta al testo, cotta su una piastra di pietra refrattaria rovente (il panaro), che viene riempita con affettati, salumi o formaggi. Buonissima!

COSA VEDERE IN ALTA UMBRIA: BADIA DI PETROIA

[20 km a ovest di Città di Castello]

Un autentico gioiello! Le origini dell'Abbazia benedettina di Badia Petroia, frazione del comune di Città di Castello, risalgono alla metà del X secolo per volere della famiglia dei marchesi del Colle, che la protessero fino al XV secolo.

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A causa del graduale distacco degli abati la chiesa di Santa Maria e Sant'Egidio venne ridimensionata prima, con l'eliminazione di una navata, e abbandonata poi. 

Le navate laterali furono destinate a magazzino o ad abitazione privata e così, anche a causa di dissesti naturali, l'aspetto che ammiriamo oggi non è lo stesso di quell'antica abbazia romanica a tre navate e tre absidi originaria: oltrepassato l'arco d'accesso ci si trova in un cortile interno che in realtà rappresentava in passato lo spazio centrale della navata... fino a quando nel 1917 un terremoto la scoperchiò. E quella che ci appare come la facciata della chiesa è in realtà un muro eretto nel XIV secolo con incassate diverse formelle in terracotta del X secolo.

abbazia badia petroia

Quel che resta dell'Abbazia intorno alla quale nacque il paesello di Badia Petroia, oltre alla chiesa parrocchiale e alla cripta sottostante risalente al XII secolo (in fase di ristrutturazione) è in buona parte adibito a residenza privata ma se chiedete di fare una visita negli antichi locali alla famiglia Rossi - gli attuali proprietari, che tanto si stanno impegnando per il restauro - saranno ben lieti di soddisfare la vostra curiosità.

COSA VEDERE IN ALTA UMBRIA: ORATORIO DI SAN CRESCENTINO A MORRA

[25 km a ovest di Città di Castello]

Subito dopo il paese di Morra se provenite da Città di Castello o subito prima se invece provenite da Monte Santa Maria Tiberina, si trova l'Oratorio di San Crescentino, una chiesa a una sola navata eretta nel XV secolo e modificata nel secolo successivo come prova la targa che sovrasta l'ingresso che reca la scritta 1507. Fu il tifernate Alberto Burri a scoprire questo piccolo tesoro e a risollevarlo dal degrado. Cosa racchiude questo chiesino dall'aspetto anonimo al suo interno?
Un ciclo di affreschi attribuito a Luca Signorelli e alla sua scuola, realizzato tra il 1507 e il 1510, sulla Passione, la Crocifissione, la Deposizione e la Resurrezione di Gesù.

oratorio san crescentino morra
oratorio san crescentino morra
oratorio san crescentino morra

COSA VEDERE IN ALTA UMBRIA: PIETRALUNGA

[25 km a est di Città di Castello]

Famosa per la sua patata bianca - che tra parentesi abbiamo gustato all'Osteria del Podestà in uno strepitoso mantecato col tartufo! - Pietralunga è un borgo medievale attorniato da un'ampia area boschiva e collinare che comprende due oasi faunistiche e due siti di Interesse Comunitario. Fondata dagli Umbri, venne distrutta dalle invasioni barbariche e riedificata nel VI secolo, periodo al quale risalgono i suoi simboli, la Pieve di Santa Maria e la torre longobarda pentagonale chiamata "la Rocca".

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Potete iniziate una visita al paese dalla piazza centrale VII maggio dove si trovano quasi uno accanto all'altro queste due attrazioni e proseguendo in via della Pieve addentrarvi nel centro storico per scoprire il Palazzo Comunale, il Palazzo dell’Orologio e il Palazzo del Capitano del Popolo, fino a compiere un giro ad anello che vi riporti al punto di partenza, la grande piazza dalla quale si ammira questo bel panorama.

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Una curiosità: ogni anno nella seconda domenica di agosto si tiene il Palio della mannaia con la gara del biroccio e tutta Pietralunga è in festa per l'intera settimana che precede l'evento. Al centro delle celebrazioni è il "miracolo della mannaia" avvenuto nel 1134: protagonista dell'episodio fu Giovanni di Lorenzo che, trovatosi a passare per Pietralunga e accusato ingiustamente di omicidio, venne condannato a morte, ma implorando il Volto Santo venne graziato da un evento miracoloso, la mannaia che si piegò al momento del taglio della testa... (La lama in questione è conservata nel Duomo di Lucca).

Pietralunga

COSA VEDERE IN ALTA UMBRIA: CASTELLO DI SORBELLO

[31 km a sud di Città di Castello]

Le sorprese non sono finite! Come accennato poco sopra, abbiamo visitato anche il castello di Sorbello, una sorta di enclave toscana in terra umbra! Appartiene infatti al comune di Cortona (Arezzo) sebbene si trovi in Umbria, e dal 1416 al 1815 è stato un feudo imperiale della famiglia dei Marchesi Bourbon del Monte.

castello sorbello alta umbria
castello sorbello alta umbria

Ci si arriva percorrendo un lungo viale che attraversa una folta foresta e ad accogliere i visitatori è lo stesso proprietario, Gian Filippo Ranieri, figlio del marchese Ranieri di Sorbello. 
Di quel che abbiamo visto durante la visita e della storia di questo millenario castello (costruito nel X secolo) vi parlerò in un post a parte. 

Per adesso insieme a qualche foto scrivo qualche informazione pratica:
→ il castello di Sorbello è aperto solo su prenotazione da maggio a ottobre con visite guidate (prezzo 10 €/5 € per i bambini sotto i 10 anni).

Per informazioni e prenotazioni: www.fondazioneranieri.org/it/castello-di-sorbello.

COSA VEDERE IN ALTA UMBRIA: LISCIANO NICCONE

[40 km a sud di Città di Castello]

La chiesa di San Nicolò di Val di Rose


La chiesa di di Valdirosa, successivamente intitolata a San Niccolò, custodisce una bellissima Pala d'Altare raffigurante una Maddona con il Bambino dipinta da Eusebio di Jacopo di Cristofaro detto da San Giorgio, discepolo della scuola del Perugino.

chiesa san Niccolò Val di Rose
chiesa san Niccolò Val di Rose

Il Castello di Lisciano


La Valle del Niccone, un torrente affluente del Tevere che segna il confine con la Toscana, in autunno ci ha regalato bellissimi paesaggi. L'Alta Umbria è un territorio in buona parte collinare, con distese di tabacco che a seconda delle stagioni si dipingono di color ocra, e il comune di Lisciano Niccone abbonda di scorci da fotografare.
Una tappa che vi suggerisco è di andare al castello di Lisciano, a 2,5 km dal paese. Il castello non è attualmente visitabile ma potete fare due passi tra i ruderi e le parti dell'antico complesso che ancora oggi sono abitate.

castello lisciano

Fino a non molti anni fa un edificio adesso abbandonato era la sede del Comune e lo spazio prospiciente in estate diventa il teatro della manifestazione "Lisciano in jazz".

Prossimo post: i piatti tipici dell'Alta Umbria e dove mangiarli!


Un ringraziamento speciale a Visit Alta Umbria che ha reso possibile questo tour in collaborazione con le realtà locali.

Altre foto potete vederle nella bacheca Valtiberina umbra su Pinterest.

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