Avete mai preso in considerazione di svegliarvi, prendere un aereo per una capitale europea e la sera stessa tornare a casa? Impossibile direte, e invece no, io l'ho fatto. E' sufficiente scegliere una meta servita da molti voli al giorno (come Parigi, Londra, Barcellona), per la quale c'è un volo al mattino presto e uno la sera e la cui durata di viaggio si aggira su un'oretta e mezzo massimo.
Per questa mia prima "gita atipica", la meta prescelta è la romantica Parigi.
Per questa mia prima "gita atipica", la meta prescelta è la romantica Parigi.
Alle 8 di mattino sono già all'aeroporto di Charles De Gaulle alla ricerca del treno della RER che in poco più di mezz'ora mi porterà alla stazione Gare Du Nord. Diciamo che non è proprio a buon prezzo, ma è Parigi, si sa. Il costo è di circa 9 euro a tratta, oppure con 23 euro si può acquistare il comodo abbonamento giornaliero che copre A/R di questo treno e i mezzi pubblici in città .
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La Cattedrale di Notre Dame e la Senna |
Dalla Gare Du Nord, la prima tappa è l'affascinante Cattedrale di Notre Dame. Situato nella parte orientale dell'Île de la Cité, questo monumento gotico è uno dei più famosi al mondo. I suoi rosoni, le sue forme armoniose hanno ispirato molti scrittori, come Victor Hugo nel suo romanzo "Notre Dame de Paris". Oltre alla classica visita agli interni della Chiesa, è possibile salire sulla torre (quasi 400 gradini) per ammirare la Senna che si insinua nella città oppure visitare le catacombe sotto l'edificio.
Una rapida colazione in una boulangerie (panetteria) nei dintorni e via, alla volta della Tour Eiffel. Prima di raccontarvi dell'esperienza a 324 metri d'altezza, faccio una piccola digressione sui dolci francesi. Non crediate che in Francia esistano solo croissants e baguettes. La città parigina può offrirvi anche biscotti al burro, pan pepato, marmellate, pain aux raisins, pain au chocolat (era nutella!), i tipici éclairs con crema, i macarons e molto altro. Dovrete staccare i golosi dalle vetrine.
E' ora di cacciare le vertigini e godere del magnifico panorama della città . Dalla fermata della metro Invalides, ci vogliono circa 30 minuti per arrivare alla base della torre. Lungo la strada incontriamo Les Invalides, meglio noto come L'Hôtel national des Invalides, un complesso di edifici barocchi , inclusi musei e monumenti legati alla storia militare della Francia. E' presente anche un ospedale che, come un tempo, ospita alcuni anziani reduci di guerra. La cupola dorata era la cappella privata di Luigi XIV e oggi custodisce la tomba di Napoleone. Proseguendo la passeggiata tra edifici d'epoca, iniziamo a scorgere la torre. Siamo ai giardini del Campo di Marte.
Una rapida colazione in una boulangerie (panetteria) nei dintorni e via, alla volta della Tour Eiffel. Prima di raccontarvi dell'esperienza a 324 metri d'altezza, faccio una piccola digressione sui dolci francesi. Non crediate che in Francia esistano solo croissants e baguettes. La città parigina può offrirvi anche biscotti al burro, pan pepato, marmellate, pain aux raisins, pain au chocolat (era nutella!), i tipici éclairs con crema, i macarons e molto altro. Dovrete staccare i golosi dalle vetrine.
E' ora di cacciare le vertigini e godere del magnifico panorama della città . Dalla fermata della metro Invalides, ci vogliono circa 30 minuti per arrivare alla base della torre. Lungo la strada incontriamo Les Invalides, meglio noto come L'Hôtel national des Invalides, un complesso di edifici barocchi , inclusi musei e monumenti legati alla storia militare della Francia. E' presente anche un ospedale che, come un tempo, ospita alcuni anziani reduci di guerra. La cupola dorata era la cappella privata di Luigi XIV e oggi custodisce la tomba di Napoleone. Proseguendo la passeggiata tra edifici d'epoca, iniziamo a scorgere la torre. Siamo ai giardini del Campo di Marte.
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La "signora in ferro" che con i suoi 324 metri,
domina il Campo di Marte
|
Il biglietto per salire sulla Tour Eiffel costa circa 15 euro ed è consigliabile munirsene in anticipo (online) per evitare la lunghissima coda all'entrata. E' sufficiente selezionare giorno e ora e quale piano volete visitare. Ovviamente io ho scelto il punto panoramico più elevato. Dal 1889 la Tour Eiffel è l'icona di Parigi, della Francia ed emblema dell'era industriale.
La sera si illumina d'oro e all'inizio di ogni ora scintilla per cinque minuti. E' uno spettacolo da non perdere. La "signora di ferro", che non era stata costruita affatto per intenzioni turistiche, ma per le trasmissioni radiofoniche, ora è il secondo luogo più visitato dopo i giardini di Versailles, con 7 milioni di visitatori all'anno. Il panorama di cui si può godere è mozzafiato e riusciamo anche a scorgere la Basilica del Sacro Cuore, la tappa successiva. Per la discesa, fingiamo a noi stessi di essere sportivi e percorriamo i 704 gradini, dal secondo piano fino alla base.
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La Basilica del Sacré Coeur in cima alla collina di Monmartre |
Il
quartiere di Montmarte è in assoluto il mio preferito. Centro
della vita boéemienne durante
la Belle Epoque,
è situato nella parte settentrionale della città dominato dall'omonima
collina, su cui è adagiato le Sacré
Coeur. Dalla fermata della metro Anvers parte la viuzza pedonale piena di
negozi di souvenirs, bar e panetterie che porta all'accesso della scalinata.
Per chi non volesse salire a piedi, è possibile utilizzare la funicolare. Un
tempo questa zona era un villaggio a parte, dove erano stati spinti gli
abitanti originari.
Essendo lontano dal centro cittadino, la zona divenne tra
il XIX e XX secolo il centro dell'intrattenimento con locali famosi come Le Chat Noir e Le
Moulin Rouge (foto in alto). Oltrepassando la mole bianca della Basilica si entra nel
cuore del quartiere. Per le vie laterali iniziano a vedersi pittori e
caricaturisti che si offrono di farti un ritratto, ma il cuore pulsante della
collina è Place du Tertre.
E' una pittoresca piazzetta, intima, in cui è concentrata la maggior
parte degli artisti di strada, come in passato quando era il rifugio di Picasso, Toulouse-Lautrec, Modigliani, Van Gogh e Pissarro.
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Place du Tertre, la pittoresca piazzetta in cui si ritrovano gli artisti parigini |
Testo e foto di Debora Dosi.
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