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Cosa vedere a Lari: il Castello dei Vicari e il centro storico

castello di lari

Lari, da dove cominciare? Iniziamo col dire che siamo in Toscana, sulle colline pisane. Lari è un paesello di circa 8000 abitanti a metà strada tra Volterra e Pisa, con quest'ultima che dista circa 30 km. Paesello? E' un piccolo borgo medievale! Delizioso, tranquillo, intriso di storia e tradizioni! Da qualche anno è la frazione del comune sparso di Casciana Terme Lari e dall'alto del suo castello, vanto dell'intero territorio della Valdera e perno imprescindibile di ogni visita, sventola la bandiera arancione del Touring Club, garanzia di qualità turistico ambientale. Lari è la classica meta slow, da apprezzare passo dopo passo, andando alla scoperta delle sue botteghe ed eccellenze gastronomiche e discorrendo coi larigiani delle leggende e degli episodi che aleggiano intorno alla sua imponente rocca...
Dulcis in fundo, è veramente il caso di dirlo, Lari è anche la città delle ciliegie! Noi ci siamo stati di recente proprio in occasione della 63^ edizione della sagra di questo frutto tipico della zona, presente in ben 19 varietà diverse.

lari centro storico

Come vedete le cose di cui parlare non mancano, e allora basta tergiversare, andiamo ad esplorare il centro storico!

COSA VEDERE A LARI: IL CENTRO STORICO


Lari è collocata su un promontorio di 135 metri sul livello del mare che si eleva sul paesaggio circostante. Ci siamo sopraggiunti in una mattina di inizio giugno sfrecciando a bordo di una Vespa 50, insieme ad un'allegra combriccola capitanata da un'Ape Calessino Piaggio guidata da una delle carinissime ragazze dell'ufficio turistico di Casciana Terme Lari, ma questa è un'altra storia... che racconterò nel post dedicato a Casciana Terme.

Siete pronti per un giro a piedi per le vie di Lari?


LE TRE PORTE MEDIEVALI


L'accesso al centro storico avviene attraversando uno dei tre ingressi che si aprono lungo le mura di fortificazione:
  • la Porta Volterrana (a sud-est), costruita nel Quattrocento e fino al 1780 dotata di ponte levatoio.
  • La Porta Pisana o Maremmana (a sud-ovest), la più scenografica, preceduta da una porta più piccola che avrebbe condotto i nemici, nel caso fossero riuscito a varcare il primo ostacolo, in uno spazio stretto ed esposto a facili attacchi.
  • La Porta Fiorentina (a nord), la più antica, periodo V-VI secolo.

lari centro storico

Il sistema difensivo di Lari, costituito da mura fortificate e fossati, rappresentava un baluardo quasi inespugnabile e il primo documento che lo riporta è una pianta dell'area delle colline pisane disegnata nel 1503 nientedimeno che dal grande Leonardo da Vinci, esposta al castello di Windsor in Inghilterra.

Da qualsiasi Porta entriate (vicinissimo a ciascuna si trova un parcheggio, rispettivamente "Caduti Divisione Acqui", "Piazza XX settembre" e "Porta Fiorentina") proseguendo lungo la via vi troverete al Castello dei Vicari, separato dalle abitazioni da una doppia cinta muraria e collocato esattamente al centro del paese secondo una disposizione tipicamente medievale, con tanto di vicoli e corti anguste che in alcuni scorci sembra riportarti indietro nel tempo.

LA CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA E SAN LEONARDO


Passeggiando di fianco alle mura su via del Castello, via Panattoni e via Dante troviamo la chiesa di Santa Maria Assunta e San Leonardo, laddove i Vicari (ne parlerò a breve) venivano investiti al termine di una solenne cerimonia di fronte al popolo. Pochi passi accanto ci si imbatte invece nell'Oratorio del Santissimo Sacramento e della Misericordia, nel posto in cui fino al XVIII secolo sorgeva il cimitero coperto da loggiato; al suo interno sono conservati tanti reperti tra cui alcune lapidi sepolcrali e commemorative del XVIII secolo e un'acquasantiera seicentesca.

lari chiesa santa maria assunta
(La chiesa di S.Maria Assunta e San Leonardo vista dal camminamento lungo il perimetro del castello)

LE LOGGE DEL MERCATO


Pochi metri più avanti, alla convergenza tra via Dante e via del Castello, si apre piazza Matteotti. Qui si affacciano le Logge del Mercato, che dalla loro costruzione nel 1665 per volontà popolare (e opera di Cosimo I de' Medici), ospitano il mercato coperto, in scena ogni lunedì.
Negli anni del ventennio di Mussolini sopra il loggiato fu costruita la Casa del Fascio che adesso è l'attuale sala consiliare dell'amministrazione comunale.

Ed eccoci finalmente all'emblema di Lari, il suo castello!

Prima però qualche cenno storico.

LA STORIA DI LARI IN BREVE


Come testimonia il suo nome, Lari (termine etrusco e romano che rimanda a Lare, divinità che proteggeva il focolare domestico e in senso lato il paese e le vie di comunicazione in genere) ha origini etrusche e un passato fiorente in epoca romana. Ne rimangono tracce nella necropoli etrusca di San Ruffino (VIII-VII secolo a.C.) e in altri reperti archeologici ritrovati nel comune larigiano, ad esempio una statua romana risalente al I secolo a.C. conservata nel Castello dei Vicari.

lari centro storico

La prime notizie del castello risalgono al 1045, quando i vescovi di Lucca che fino ad allora avevano il controllo della zona, lo affidarono alla famiglia pisana degli Ubezzini. L'importanza strategica della posizione non era ignota a Pisa - dall'alto delle mura si vede tutto il Valdarno e a occhio nudo anche una minuscola Torre di Pisa! Chiedete a un larigiano se non riuscite a individuarla - che nei secoli a venire vi stabilì la sede della capitania, fino al 1406, quando irruppe Firenze che sconfisse Pisa e confermò a Lari il suo ruolo di guardiano facendola sede del Vicariato.

lari castello
lari castello

COSA VEDERE A LARI: IL CASTELLO DEI VICARI


Le case che circondano il castello ne impediscono la visuale a chi arriva in paese, per questo quando ci si trova davanti a quelle mura possenti la stupore è notevole. Anche se quella che vediamo oggi non è la struttura originaria dell'alto medioevo (risale alla prima metà del Seicento) con la presenza di laterizi rossi al posto della pietra, la figura del Castello di Lari ha mantenuto la sua imponenza e severità, perfettamente adeguata al ruolo che ha svolto per secoli.

lari castello

Questo era il luogo in cui veniva amministrata la giustizia di Lari e dei comuni circostanti: oltre alla sede del tribunale si trovavano i sotterranei, soprannominati "l'inferno", che ospitavano le carceri... Ma c'era qualcosa di peggio delle prigioni: le sale dei tormenti! Dove gli arrestati venivano torturati per ottenere una confessione e poi giustiziati.

A occuparsi della giustizia c'era il Vicario, scelto tra la nobiltà cadetta fiorentina. Il suo incarico durava sei mesi, nei quali disponeva di un esercito e aveva anche il compito di riscuotere le tasse. Anno dopo anno i Vicari si sono succeduti a Lari fino al 1848, dopo di che il castello è stato sede di pretura e prefettura per altri 100 anni e, nel 1969, perse la sua funzione pubblica e cadde in abbandono. Il recupero e la rivalutazione storica della fine degli anni '90 lo ha trasformato in un interessantissimo museo, diventato negli ultimi anni interattivo!

VISITA AL CASTELLO DI LARI


Un'ampia scalinata conduce al cortile del castello, che accoglie al suo interno il pozzo che attinge alla cisterna dell'acqua e una chiesetta. Sulle pareti esterne dell'edificio fanno bella mostra di sé 92 stemmi di famiglia di altrettanti vicari, che li apponevano insieme all'anno e alla firma una volta concluso l'incarico, così come voleva la tradizione cavalleresca; fra questi figurano emblemi importanti come quello dei Della Robbia, dei Capponi o degli stessi Medici.
Non tutti adempivano a questo rito altrimenti avremmo avuto oltre 600 stemmi! Qualcuno si limitò a farlo dipingere e così il tempo ha spazzato via quello che poteva essere un ricordo imperituro.

castello di lari cortile

Ma passiamo alla parte più emozionante della visita! All'interno del castello sono presenti cimeli originali e ricostruzioni di scene di ordinaria normalità, per i tempi dell'Inquisizione.... Nella ricostruzione della sala dei tormenti ad esempio si può vedere il supplizio della corda e un ologramma racconta quale fosse l'iter seguito: i birri (i poliziotti dell'epoca) arrestavano e portavano in prigione i delinquenti, o presunti tali, che in assenza di confessione venivano sottoposti a tortura; confessione che prima o poi arrivava a meno di episodi clamorosi come quello documentato negli archivi del castello, di cui fu protagonista Gostanza di Lignano.
 castello di lari

IL PROCESSO ALLA STREGA GOSTANZA


Era l'anno domini 1594, in pieno periodo di caccia alle streghe! Gostanza venne accusata di stregoneria, rapporti con il diavolo e altri crimini come assumere la forma di un gatto nero per succhiare il sangue ai bambini... Appesa ad una corda per le braccia, la sventurata confessò. Al processo però l'inquisitore fiorentino Dionigi da Costacciaro non rimase convinto dalle dichiarazioni della donna, troppo infarcite di luoghi comuni (la frittura di ostie, i nomignoli dei demoni) e interrogò in cella Gostanza, che stremata, ammise che le sue confessioni erano state indotte dalla paura del tormento della fune. Qualche giorno dopo venne prosciolta con l'imposizione però di non produrre più le sue pozioni "miracolose" e di andarsene da quella zona.

castello di lari

LE CARCERI


Non tutti ebbero la fortuna di incontrare un giudice attento come Dionigi. L'inquisitore rappresentava la ragione che si scontrava con le superstizioni e le torture erano ritenute un giusto mezzo per estirparle.
In attesa del processo (e della confessione) i criminali venivano rinchiusi nelle celle dei sotterranei. Fredde, umide (si allagavano quando pioveva), erano davvero delle prigioni durissime e disumane!

carceri castello lari

Tutto quel che ho scritto lo potete ascoltare, con molta più dovizia di particolari ed insieme ad altre storie, dalla voce di altri ologrammi durante la visita alle prigioni, che svolsero questa funzione dal 700 fino al 1924!
Ah, dimenticavo! Le porte delle celle non sono mai state sostituite, sono quelle originali.

STORIE E LEGGENDE DEL CASTELLO DI LARI


Sul castello di Lari circolano varie leggende tra cui quella del fantasma di Gostanza che si aggirerebbe nelle sale. Non è la sola però! Anche il fantasma di Giovanni Princi detto "Rosso della Paola" vagherebbe nel castello in particolare durante la notte dell'anniversario della morte, nel 1922, che secondo le cronache sarebbe avvenuta per suicidio ma che in realtà fu una messinscena per coprire l'uccisione di un nemico politico, arrestato in seguito alla sua propaganda contro il gerarca di Lari e al lancio di sassi verso la Casa del Fascio.

UN TOUR GASTRONOMICO A LARI


Nella nostra visita al borgo medievale abbiamo fatto un tour gastronomico tra le botteghe storiche che vi raccomando caldamente: farete incetta dei tipici salami alla ciliegia e della soppressata della macelleria Balestri, del pane preparato con farine locali a filiera corta del forno Bernardeschi, dello squisito prosciutto e del delicatissimo lardo della macelleria Ceccotti e della pasta "a lavorazione lenta", trafilata al bronzo, dell'ormai storico pastificio Martelli!
E come dimenticare i formaggi Busti?....

lari gastronomia

Un ottimo souvenir, sicuramente il più gustoso, per ricordarsi del borgo toscano 😋. Sarà l'argomento del prossimo post su Lari!

Grazie a Daria e Roberta dell'ufficio del turismo di Casciana Terme Lari che ci hanno invitato al blog tour #discovercasciantatermelari e permesso di conoscere meglio questo lembo di Toscana.

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