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Alla scoperta di Capannoli, bellezza pisana: cosa vedere nel comune della Valdera

Capannoli cosa vedere

Ormai non dovrei più stupirmi ma ogni volta che ne scopro un pezzettino nuovo la Toscana riesce a sorprendermi. Stavolta il nostro girovagare ci ha portato a Capannoli, in quel di Pisa, o per essere più precisi nell'alta Valdera. Non ne avete mai sentito parlare? Bè, nemmeno io ne sapevo molto prima della nostra visita! Adesso è giunto il momento anche per voi di rimediare e colmare questa lacuna 😊. Sì perché di motivi per arrivare qua, a 35 km da Pisa, 40 da Lucca e 80 da Firenze, ce ne sono più di uno e non vi lasceranno indifferenti, ne sono sicuro!

Se siete anche voi toscani vi sarà capitato di passarci e aver notato il soave paesaggio collinare disseminato di vigne, ulivi, alberi da frutto e boschi, che conferiscono alla campagna varie tonalità di verde che in estate si alternano al giallo intenso dei campi di grano e di girasoli.


Oppure potreste aver percorso la Strada del vino delle Colline Pisane che attraversa il territorio comunale! Se al contrario non siete pratici della zona allora date un'occhiata alla mappa qui sotto dove sono segnati i punti di interesse che andrò ad approfondire in questo e nel prossimo articolo.


Per semplicità ho suddiviso le cose da vedere nel comune di Capannoli in 3 capitoli + 1

Alle radici della storia: il borgo etrusco Santo Pietro Belvedere
In volo sulla Toscana: l'Aviosuperficie Valdera
Le chiese di Capannoli e i musei di Villa Baciocchi
+
Un'eccellenza di livello mondiale: lo studio PPG

IL BORGO ETRUSCO SANTO PIETRO BELVEDERE


Iniziamo la visita da Santo Pietro, così chiamata dai suoi abitanti che omettono quel "Belvedere" che francamente è tutt'altro che trascurabile! 😀 
Questa frazione di circa 1200 anime è posta su un'altura di 150 metri e presenta la struttura urbanistica del classico borgo castellano medievale. Le sue origini però sono molto più antiche e risalgono al tempo degli Etruschi, sebbene la prova diretta sia stata scoperta solamente nel 2018 quando sono stati rinvenuti dei reperti, ora esposti nel Museo archeologico di Capannoli (vedi capitolo 5).

Come la vicina Peccioli, anche Santo Pietro Belvedere era abitato fin dal IV°-III° secolo a.C. per una serie di caratteristiche: la vicinanza al fiume Era e la posizione sopraelevata e strategica che ne facevano un buon crocevia tra Volterra (collegata con la via del sale), Lucca, Pisa e la stessa Firenze. Dopo gli Etruschi ci furono i Romani e infine i Longobardi che edificarono tre cinta murarie (una rarità per i borghi toscani, peccato sia rimasto in piedi ben poco oltre a qualche porzione delle prime mura in laterizi del 1260) e a cui si devono la pianta attuale e il nome (le prime tracce di "Capannule", derivata da "capanne, sono dell'839). 
Il periodo tra l'XI° e il XII° secolo fu il più fiorente e quello in cui nacquero i principali edifici religiosi del territorio tra cui la Chiesa dei santi Pietro e Paolo.

Santo Pietro Belvedere cosa vedere
La chiesa dei santi Pietro e Paolo, il Campanile 
e la vista dal punto più alto del parco della Castellina

Mentre saliamo a piedi verso la piazzetta principale la nostra attenzione è catturata da una marginella, uno dei tanti piccoli tabernacoli davanti ai quali in passato ci si fermava per una preghiera e che, grazie a un progetto di rivalorizzazione del sindaco di Capannoli, sono state restaurati e abbelliti dai disegni dei bambini. 
Ed eccoci in piazza Belvedere, il cuore della vita paesana, dove si svolgono feste e spettacoli (come il Festival itinerante con musica folk e teatro di strada a cui abbiamo assistito la prima sera). Qui sono esposte le installazioni artistiche "Equilibri in Natura" create dall'azienda Naturaliter, presenti anche al Parco di Villa Baciocchi a Capannoli, a Lajatico e a Riccione.

Santo Pietro Belvedere cosa vedere
Equilibri in Natura

Anche la chiesa dei SS Pietro e Paolo è del 1260, nonostante quel che vediamo oggi sia il frutto di diverse ristrutturazioni e di medievale rimanga solo la base del Campanile che nel 1881 venne eretta dal Bellincioni. Con un piccolo sforzo di fantasia possiamo immaginarci come fosse Santo Pietro nel Medioevo e accostarla a San Gimignano, che oggi mostra con orgoglio le sue 13 case-torri patrimonio dell'Unesco (le uniche sopravvissute, in origine erano 72!); un paragone forse non troppo azzardato. 

La Torre del Bellincioni


E' il simbolo del paese, direi quasi antropomorfizzato dai santopietrini che a questa torre vogliono un bene dell'anima! E non solo perché il campanile scandiva fino a non molti anni fa l'incedere della giornata con i suoi rintocchi onnipresenti giorno e notte (a quelli canonici di ogni ora si aggiungevano quello per ogni quarto, i due per la mezzora e i tre per la tre-quarti, con in più la ripetizione del suono delle campane al minuto "03" di ogni ora!!). Nonostante vari terremoti la torre resistette fino al 1790 quando fu necessaria un'imponente ristrutturazione di cui si occupò l'architetto-ingegnere e sindaco di Peccioli Luigi Bellincioni, lo stesso a cui si deve gran parte dei restauri delle torri campanarie del Pisano (Peccioli, Pontedera, ecc..).

Al di là dei numerosi rintocchi (i santopietrini le volevano davvero bene se si pensa a tutto lo scampanio che doveva esserci!! 😀) la peculiarità del Campanile è la presenza di ben sette campane in bronzo, un'unicità per la provincia pisana. Il belvedere di cui si gode da vari punti panoramici deve essere superlativo da lassù, purtroppo la torre è chiusa al pubblico.

Santo Pietro Belvedere cosa vedere

Cos'altro vedere a Santo Pietro Belvedere?


Senza dubbio una bella passeggiata qui non deve prescindere da una visita al Parco della Castellina (vi si accede dalla piazza principale), il punto più elevato e più fresco, forse il luogo dell'acropoli etrusca.

A un centinaio di metri troverete il Tempietto degli innamorati, perfetto per la celebrazione delle unioni civili e per un bello scatto, così come la terrazza panoramica lì vicino che farà impazzire gli appassionati di Instagram (anche noi abbiamo fatto incetta di foto!).

Santo Pietro Belvedere cosa vedere
Il Tempietto degli innamorati

La curiosità: Santo Pietro Belvedere ha una pianta a chiocciola. Perfettamente in linea con il comune di Capannoli, territorio famoso per le chiocciole!

A meno di 4 km dal centro di Capannoli si trova:

L'AVIOSUPERFICIE VALDERA


Senza ombra di dubbio l'emozione più grande del nostro soggiorno a Capannoli è stata il volo in ultraleggero!

Volo Ultraleggero Aviosuperficie Capannoli

Chi ci segue sa benissimo che non siamo nuovi a voli di ogni tipo, anche pindarici (!), e che ci attrae qualsiasi esperienza adrenalinica all'interno dei confini della massima sicurezza, per cui quando l'associazione dei commercianti e degli artigiani di Capannoli e Santo Pietro Belvedere ci ha invitato per un blog tour e come prima attività ci ha proposto di salire in cielo a bordo di uno dei piccoli aeromobili dell'Aero Club di Pisa "Federico Citti", il nostro entusiasmo è schizzato in alto, ben più della quota alla quale avremmo sorvolato i paesaggi eccezionali della Valdera e dintorni!!!

Penso che non esiterò ad entrare più nei dettagli in un prossimo articolo, ma adesso, per non allungare troppo questa lettura mi limiterò ad alcuni punti essenziali di questa che personalmente era una delle "100 cose da fare una volta nella vita"!
  • Paura di volare su un ultraleggero?
    Ok, posso capirlo... quando ci si trova davanti a questo veicolo dalle dimensioni ridotte qualche dubbio può venire ma al di là delle statistiche, che storicamente non hanno mai convinto (ahimè) gli scettici, quello che possiamo dirvi è che passata la botta iniziale di eccitazione al decollo, i brividi continuano ma non per la strizza bensì per le emozioni nel vedere... quel che si vede!
    La vista dall'alto è assolutamente straordinaria!!! Tenete presente che gli ultraleggeri possono volare a una quota compresa tra i 600 e i 1000 piedi, cioè tra i 180 e i 300 metri circa! 
Volo Ultraleggero Aviosuperficie Capannoli

  • I panorami non sono da cartolina, di più! E volare sulla Toscana è un surplus, ehm, orgasmico! In un'ora, letteralmente e fisicamente volata via, abbiamo sorvolato, in ordine sparso, su San Gimignano (roteandoci sopra! Un'emozione indimenticabile), Volterra, il lago di Santa Luce, il Teatro del Silenzio di Lajatico, la costa toscana tra Cecina e le spiagge bianche di Vada!
San Gimignano vista da ultraleggero
L'inconfondibile San Gimignano

Così scritte sembra quasi un freddo elenco ma vi assicuro che le emozioni a ogni singolo avvistamento subivano un picco.
  • Turbolenze? Vuoti d'aria?
    Pochi e di debole intensità tanto che i video che abbiamo realizzato sono stati fatti tutti a mano libera, senza stabilizzatori. Noi abbiamo volato alle 9 (io, Alessandro) e alle 10 (Sara) del mattino, cosa raccomandabile in estate quando le temperature si innalzano presto e possono rendere più instabile il volo, scaldando l'aria e provocando i noti sobbalzi.
  • Un volo in ultraleggero costerà un occhio della testa!?
    Falso! Il prezzo di un'ora è di circa 120 euro, e tenete presente che un'ora è tanta roba... 30/40 minuti sono sufficienti per volare su San Gimignano e Volterra, tanto per fare un esempio! Il costo al minuto è di circa 2 euro, per cui fate voi il conto se alla fine non può essere una spesa giusta e accessibilissima per provare (o regalare) un'esperienza unica e originale! 
Volo Ultraleggero Aviosuperficie Capannoli

Sull'ultraleggero ci sono solo due posti, un per il pilota e uno per te! 
Grazie alla professionalità e alla simpatia del personale di volo e di terra la nostra esperienza è stata rilassante oltre che emozionante, come ho detto più volte. Un ossimoro che ben esprime la sensazione di tranquillità e galvanizzazione che si prova durante il volo.

Per informazioni o prenotazioni vi lascio il numero di telefono: 3495418066 (linea volo) e 0587608124 (segreteria) e la mail aeroclubpisavaldera@gmail.com.

L'Aeroclub si trova all'Aviosuperficie Valdera nello Stradone Ricciardi s.n.c. a Capannoli (PI) ed effettua anche voli in deltaplano e corsi di Volo da Diporto, Volo Sportivo, Volo Libero, Modellismo e per guidare il drone!

LE CHIESE DI CAPANNOLI E I MUSEI DI VILLA BACIOCCHI


L'Abbazia di San Bartolomeo


La chiesa più importante del territorio di Capannoli è senza dubbio quella dedicata a San Bartolomeo, costruita nel 1390 dopo che un'inondazione danneggiò in modo irreparabile la Pieve che si trovava vicino al fiume Era. 
Gli abitanti di Capannoli, Strada e Solaia, che in quel tempo erano tre comunità distinte, portavano i bambini a battezzarsi nella pieve che rappresentava  il loro riferimento, decisero quindi di ricostruirla insieme laddove si trova adesso, prendendo i materiali del vecchio edificio. Come fosse lo sappiamo grazie ai disegni del 1700 realizzati dal Mariti, con un'unica navata e il campanile a vela. L'aspetto attuale lo si deve a un rinnovamento del 1800.

Chiesa Abbazia San Bartolomeo Capannoli

Le sue opere di maggior valore sono un pulpito dell''800 dove veniva annunciato il vangelo, un crocifisso in legno del '600 e la raffigurazione del Martirio di San Bartolomeo e due quadri provenienti dagli Uffizi.

Una curiosità: non ci sono monaci, non ci sono altri edifici oltre la chiesa. Allora perché si parla di Abbazia di San Bartolomeo? La storia narra che il titolo di "abate" venne comprato  nel 1631 dal pievano, per sè e i successori da Papa Urbano VIII!

La chiesa della SS Annunziata


Fuori dal centro abitato di Capannoli si trova invece questa chiesa barocca, graziosa esternamente e dotata di un bel loggiato e assolutamente splendida all'interno! 

Chiesa Santissima Annunziata Capannoli

Anche in questo caso come testimonianza del passato abbiamo i disegni del Mariti di fine '700 mentre oggi si mostra in tutta la sua magnificenza in virtù delle diverse decorazioni con stucchi, gli intagli dell'altare in legno policromato che presenta ai lati due statue che raffigurano l'Annunciazione, o meglio, due manichini in legno che per l'usanza dell'epoca erano vestiti con abiti di pregio.

Chiesa Santissima Annunziata Capannoli

Non c'è da stupirsi se tanti capannolesi (e non solo) desiderano sposarsi qui!

Il Museo zoologico di Villa Baciocchi


Uno degli edifici storici più belli e importanti del comune di Capannoli è la settecentesca Villa Baciocchi, costruita sui resti di un'antica rocca medievale e acquistata nel 1833 dai marchesi Baciocchi che ne fecero la loro residenza estiva affidandone il restauro - indovinate? -  al Bellincioni.

Musei Capannoli Villa Baciocchi
L'ingresso di Villa Baciocchi

Al piano terra è possibile visitare le pitture murali che riproducono le proprietà di famiglie e la sala totalmente affrescata sulla sinistra rispetto all'ingresso, mentre sul lato opposto è stato allestito il Museo Zoologico che accoglie più di 400 specie animali da ogni latitudine!

Museo zoologico Capannoli Villa Baciocchi

Come sottolineato più volte dalla nostra guida tutti gli animali esposti, tassidermizzati, sono stati reperiti in maniera etica, provenienti per morte da cause naturali da zoo, centri di recupero e parchi naturali. Alcuni sono abbastanza rari per cui anche storicamente importanti.

A questo punto forse vi chiederete: cos'è la tassidermia?
E' una tecnica di conservazione degli animali deceduti che prevede diversi passaggi tra cui la scuoiatura, la conciatura (la pelle deve essere privata dei grassi e delle parti decomponibili) e il rivestimento di un modellino dell'animale a grandezza naturale realizzato in poliuretano.
Tutto questo potete apprenderlo nel "laboratorio", una delle cinque sale del museo. Nelle altre invece sono esposti stabilmente 130 ambienti naturali con oltre 1400 esemplari di fauna e tanti tantissimi diorami, che sono scene di rappresentazione della vita degli animali o delle azioni che possono compiere. Alcuni, ma vorrei dire quasi tutti, sono bellissimi e hanno come protagonisti tigri, orsi, rettili, donnole e anche creature marine (persino meduse, difficilissime da tassidermizzare).

Museo zoologico Capannoli Villa Baciocchi

Un museo veramente interessante che oltre al suo scopo principale, didattico, ha un'importanza scientifica in quanto permette di conservare il patrimonio genetico di specie estinte o purtroppo in via di estinzione.

Una curiosità: gli animali africani provengono dallo Zoo di Pistoia e tra questi c'è l'ippopotamo Gildo, un riproduttore doc per il ripopolamento della sua specie, morto per cause naturali all'età di 38 anni.

Il Museo archeologico di Capannoli


Il centro di documentazione della Valdera è diventato un Museo Archeologico che ospita reperti come ceramiche, monete e frammenti di lapidi ritrovati in scavi del territorio a cui si aggiungono due ricostruzioni in scala o a grandezza naturale di una capanna del neolitico e di epoca etrusca.

Museo archeologico Capannoli Villa Baciocchi

Seguendo un percorso che si snoda in cinque sale collocate al primo piano di Villa Baciocchi, si attraversa la preistoria della Valdera, il periodo etrusco suddiviso tra gli insediamenti e la necropoli, il periodo romano e infine il Medioevo.
Consigliata caldamente la prenotazione di una visita guidata senza la quale difficilmente si riuscirebbe a comprendere il grande lavoro che sta dietro l'allestimento del museo e il valore e il significato dei ritrovamenti esposti!

Museo archeologico Capannoli Villa Baciocchi

Per informazioni scrivete a info@museivillabaciocchi.it o telefonate allo 0587607035.

Il biglietto di 3 euro consente l'ingresso a entrambi i musei.

LO STUDIO PPG


Ve lo scrivo a livello di curiosità ma per me e Sara è stata un'esperienza fighissima che non ci scorderemo mai. A Santo Pietro Belvedere siamo stati ospiti nelle sale dello Studio di registrazione PPG di Pier Paolo Guerrini, musicista, compositore, ex tastierista degli Homo Sapiens, ingegnere del suono e stretto collaboratore di Andrea Bocelli fin dagli esordi!!

Studio PPG Santo Pietro Belvedere

Non eravamo mai stati in uno studio di registrazione, tanto meno in uno di importanza internazionale, dove sono venuti il produttore dei Pink Floyd, Tony Renis, i Gipsy Kings, i 2Cellos... e dove, oltre ai dischi di Bocelli, è stato realizzata la versione di Perfect con Ed Sheeran e Bocelli! Ascoltare gli aneddoti su Miserere (di cui nello studio è presente la prima bozza del testo), su Bocelli e sulla produzione di Perfect, avendo il privilegio di sentire la registrazione della voce di Ed Sheeran realizzata per il singolo, è stata un'emozione vera.

Studio PPG Santo Pietro Belvedere

Sapevo che dopo la composizione dei brani c'è un lungo e complesso lavoro di mixaggio, supervisione degli arrangiamenti e ingegneristica del suono ma non avevo idea che per un disco di Bocelli ci possono volere anche anni per cercare le giuste sonorità... ovviamente parliamo degli artisti di un certo livello!
Grazie di nuovo a #ViviCapannoli per questa esperienza unica 😊.

Studio PPG Santo Pietro Belvedere

Pier Paolo Guerrini ci ha parlato anche di un progetto che sta curando da un po' di tempo, Sound6D, un sistema innovativo di ripresa microfonica che permette di catturare il suono in un modo talmente reale che sembra sia proprio lì accanto a te!

Grazie a un particolare device Spherison con due altoparlanti e ad una serie di percorsi musicali esperienziali realizzati, ci sono musicoterapeuti e studiosi delle università di Bicocca e Pavia (alcune tesi sull'argomento sono già uscite) e non ultimo lo scienziato Federico Faggini, l'inventore il primo microprocessore, del touchpad del touchscreen, che hanno manifestato interesse e per questo sistema.

Studio PPG Santo Pietro Belvedere

Il suono riesce a sollecitare alcune zone non raggiungibili e chissà che presto non si senta parlare del Sound6D come strumento medicale, ad esempio di supporto terapeutico per i bambini autistici... questo detto con tutte le precauzioni e le scaramanzie del caso!
Sarebbe un risultato straordinario e per questo facciamo a Pier Paolo un enorme in bocca al lupo!


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