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Escursione in barca alla Caldera di Santorini

"E' la seconda volta che visito Santorini. Amo tornare anche in luoghi già visti, sicura di apprezzarli e cercando nuove prospettive. E poi sono con un gruppo, i miei 17 compagni di viaggio devono vedere questa meraviglia!"
Inizia così il racconto di Roberta Zennaro, coordinatrice di Avventure nel mondo....
escursione Santorini
foto di Roberta Zennaro
Da non perdere, in un soggiorno a Santorini, è l'escursione in barca al vulcano, che parte al mattino da Oia e Thira: la visita comprende la salita alla Caldera, un tuffo nelle acque sulfuree di Hot Springs e la pausa pranzo a Thirassia, dove vi sono dei bei ristorantini e una spiaggia di ciottoli accanto al molo.
In cima all'isola, accanto a un ristorantino e alcuni alloggi, vi è soprattutto uno splendido panorama sul vulcano e il mare Egeo, blu scuro, solcato da navi e barche. Il rientro è a metà pomeriggio per un tempo totale di circa sette ore e una spesa di 20 – 30 euro a persona, a seconda della compagnia e del porto di partenza. Sono inclusi tutti gli spostamenti in barca e il transfer da e per l'alloggio. Sono esclusi i pasti e il biglietto d'ingresso al parco sul vulcano (2 euro).

Per chi ha meno tempo o vuole gustare l'escursione nel migliore momento della giornata, alcune compagnie offrono escursioni al tramonto più brevi (circa 4-5 ore) che in sostanza si svolgono a bordo della barca, allietate da un aperitivo da sorseggiare quando cielo, rocce e mare si accendono di tutti i colori. Costano molto di più, circa 80 auro a persona, ma si tratta sicuramente di un'esperienza speciale.

escursione Santorini
Hammoudi | foto di Roberta Zennaro
Io e il mio bel gruppo partiamo alle 9 del mattino per l'escursione giornaliera. Scendiamo al porto di Hammoudi in bus, potremmo farlo a piedi ma i 260 scalini ora non fanno per noi. Saliamo su un piccolo caicco carico di turisti e già nel tragitto sotto costa sino a Thira, dove imbarchiamo altri turisti, vediamo Santorini dal mare. Una coroncina bianca, un sottile filo di seta: sono le casette costruite in cima alla falesia, che scende scura a picco sul mare blu.

escursione Santorini
foto di WorldIslandinfo su Flickr
La forza della natura qui si è scatenata molte volte nei secoli, a partire dall'antica Grecia quando il primo disastroso terremoto cambiò totalmente Santorini dandole la forma attuale a mezzaluna, separando il vulcano e le attuali isolette dal resto dell'isola. Oggi stesso il lato occidentale è roccioso e scosceso, mentre il lato orientale digrada dolcemente verso il mare ed è intensamente coltivato. Per lo stesso motivo le spiagge sulla costa occidentale sono rocciose e colorate, sulla costa orientale sono più sabbiose o ciottolose. L'ultimo evento sismico notevole è stato nel 1956, quando il paese di Thira fu completamente distrutto. Da questo tragico evento trasse la forza per una ricostruzione fedele e un vertiginoso sviluppo turistico, che dura anche oggi a dispetto della situazione economica greca. All'inizio di agosto l'isola è affollatissima da turisti provenienti da ogni parte del mondo, da soli, in gruppo, tra cui spiccano le tante coppie di innamorati.

escursione Santorini
la caldera | foto di wallyg su Flickr
Appena sbarcati in questo parco nazionale la storia del vulcano ci è più chiara. Passeggiamo per un'ora su quello che era un antico cratere, tra rocce scure e strisce di terra dai colori più chiari, con pochi ciuffi di arbusti rinsecchiti che provano a crescere in un ambiente inospitale. Questa è la caldera (Nea Kameni, Palea Kamenei) mentre il vulcano ora è attivo sott’acqua. Procediamo come formiche in fila assieme a centinaia di turisti, su diversi sentieri con una vista mozzafiato a 360 gradi. Faccio un sacco di foto. Da quassù lo skyline di Santorini è ancor più bello che non dalla barca, con la pennellatura di casette bianche aggrappate alla falesia.

escursione Santorini
Hot Springs | foto di GOC53 su Flickr
Risaliti sul caicco in tarda mattinata, riprendiamo brevemente la navigazione. Le acque sulfuree delle sorgenti Hot Springs, calde e fangose, dovrebbero fare bene alla pelle, ma sono giallognole e poco invitanti. Io non scendo, i miei compagni di viaggio si tuffano e passano dall'acqua gelida sotto di noi all'acqua calda verso la riva, che rischia di macchiare il costume in modo indelebile e per questo si consiglia di mettere “il peggior costume” del proprio guardaroba. Per risalire devono sgomitare tra gli altri turisti, come se la barca partisse senza di noi!

escursione Santorini
foto di Roberta Zennaro
escursione Santorini
foto di Roberta Zennaro
All’ora di pranzo sbarchiamo sull’isoletta di Thirassia, dove alcuni si lasciano subito tentare dal profumo di pesce del primo ristorantino. Io e 11 altre ragazze invece saliamo ancora 160 scalini sotto il sole cocente (o a dorso di mulo per soli 5 euro), fa un caldo pazzesco e si suda tremendamente, dobbiamo tenerci tutte le energie per salire. Ma in cima c'è un panorama grandioso e facciamo onore al ristorante Panorama, si chiama proprio così, un ottimo ed economico self service ben fornito di primi (pasta, pizza, lasagne), spiedini di carne e pesce, contorni e frutta.

escursione Santorini
foto di Roberta Zennaro
Attorno al nostro tavolone vi sono solo tavolini con coppiette. Questa pausa ci voleva, ci rilassiamo un po' e dopo meno di un'ora scendiamo al molo di corsa per riprendere la barca. La musica in sottofondo è un bel pop leggero di quelli da vacanza, ma a un certo punto sentiamo la voce di Celine Dion intonare la colonna sonora di Titanic. Chiediamo di cambiare colonna sonora immediatamente, ma il capitano non ci ascolta e noi, rassegnati, cantiamo. Per fortuna dopo un'ora siamo di ritorno.

escursione Santorini
foto di Roberta Zennaro
Rientrati a Hammoudi il gruppo risale sul pulmino e torna alla pensione a riposare. Io invece mi fermo al porto per prenotare il ristorante di pesce per la cena di stasera, con la gentilissima Simonetta che mi fa compagnia nelle ispezioni dei locali con negoziazione. Sunset è la prima tappa e la più logica, strategicamente collocato al lato della baia da dove si vede meglio il calar del sole. Nel 2006 venni qui a cena col gruppo e incontrai Vassili, un capo cameriere molto gentile che sentii anche dopo, quando gli mandai degli amici italiani in vacanza a Santorini. La location è ancora più bella che nel passato, ma il menu è lievitato sino a quasi 40 euro a persona, il doppio di quanto spesi l'altra volta. Sempre poco per una cena di pesce ma siamo leggermente fuori budget, e inoltre mi chiedono la prenotazione contestuale con menù prestabilito. Tutto comprensibile, ma non fa per noi, non questa sera.

Altri due ristorantini mi fanno lo stesso discorso, con una spesa leggermente inferiore ma non sono ancora convinta. Arriviamo infine al posto più laterale e “nascosto” rispetto al tramonto, ma siamo accolte con maggiore disponibilità e lo apprezzo. Si chiama guarda caso Hamoudi, ci mostrano la cucina e il pesce fresco pronto per la serata (!!!), ci fanno sedere e ci offrono una birra mentre leggiamo il menu. Ci siamo: con 25 euro a testa avremo una lunga lista di antipasti (non solo tzatziki e fava) con insalata greca, bruschetta e olive. E un pesce grigliato a testa, non grande ma più che sufficiente. Sono inclusi l'acqua, il vinsanto e l'anguria a fine pasto, le altre bevande a parte. Ovviamente avremo un bel tavolo lungo affacciato sul mare. Prenoto per le ore 19 così abbiamo il tempo di prepararci, vedere il tramonto sulla caldera e fare le foto. Ora la lunga escursione al vulcano è davvero finita, ma ci aspetta una bella serata tutta da gustare.

Testo di Roberta Zennaro.

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2 commenti

Salvatore ha detto...

Articolo ben scritto! Grazie per gli spunti interessanti

Girovagate ha detto...

Grazie a te per il commento :)